"Tanti bambini fin dall’inizio sono rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro.
Qualcuno osa dire, quasi per giustificarsi, che è stato un errore farli venire al mondo. Questo è vergognoso!
Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore! I bambini non sono mai “un errore”.
Desidero incoraggiare quanti non possono avere figli ad allargare e aprire il loro amore coniugale
per accogliere coloro che sono privi di un adeguato contesto familiare. Non si pentiranno mai di essere stati generosi."
(Papa Francesco, Amoris Laetitia, 2016)
La Comunità Cenacolo è una realtà da sempre di accoglienza, servizio e amore alla vita; Madre Elvira l'ha sempre detto: "...prima la Vita! La Vita ci chiama ad accoglierla!" Lo scopo principale di questi incontri è riunirsi per pregare, condividere e confrontare le proprie esperienze di famiglie, ma anche persone, aperte all'accoglienza della vita, soprattuttutto quelle più ferite dei bambini che non hanno il dono dell'amore e del sostegno da parte della propria famiglia di origine.
Ciò che diventa dono e forza del gruppo è l'accompagnamento nella preghiera e nel discernimento delle scelte da compiere, ma anche la condivisione ed il confronto con famiglie che hanno già vissuto esperienze di affido e adozione, ed è proprio questo che permette ai "genitori più giovani" di poter nutrirsi ed attingere all'esperienza del gruppo.
Si cammina insieme e si mette in comunione il proprio vissuto, a servizio delle famiglie che si aprono all'esperienza dell'accoglienza: questo confronto diventa un tesoro ed una ricchezza per tutti, soprattutto per i bambini che vengono accolti!
Come ci ricorda Papa Francesco, Dio ha affidato alla famiglia il progetto di rendere “domestico” il mondo, affinché tutti giungano a sentire ogni essere umano come un fratello.
Chiediamo a Maria, Madre della Vita, una speciale protezione per tutte le famiglie che sceglieranno di condividere il loro amore per moltiplicarlo, mettendolo a servizio dei più piccoli.
La famiglia delle famiglie di "Accogliere la Vita"
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ALCUNE TESTIMONIANZE DELLE FAMIGLIE DEL GRUPPO "ACCOGLIERE LA VITA"
SOFIA E IVAN
"Siamo Ivan e Sofia siamo sposati da cinque anni, veniamo da famiglie cristiane e numerose. Quando ci siamo sposati, desideravamo tanti bambini e, in prospettiva di questo, abbiamo trovato una casa più grande. Nonostante la fede, davamo tutto per scontato, ci dicevamo: "dopo il lavoro, ci sposeremo e poi avremo figli"; però, quando ci siamo resi conto che questi figli non arrivavano, abbiamo cominciato a fare tutte le visite possibili e immaginabili. Parlo da donna, "è stato uno stress" e spesso mi sono sentita solo un numero. Dopo tanto girovagare, tra una visita e l'altra, qualche intervento di mezzo, nel mese di giugno di due anni fa ho avuto il dono di andare a Pagno con un'amica.
Non avrei mai immaginato che quel giorno fosse stato l'inizio di un'avventura stupenda! Insomma, arrivate lì abbiamo partecipato alla Santa Messa e poi, abbiamo pranzato con le suore. Quel giorno mio marito non c'era ed io ero seduta di fianco ad una delle sorelle. Parlando del più e del meno, durante il pranzo le ho accennato questa difficoltà, lei mi ha detto: "Lo sai che, in Comunità, c'è un gruppo "Accogliere la Vita" che si occupa di famiglie che accolgono bambini?" Sin da subito mi son interessata e le ho chiesto come entrare per farne parte, cosi alla Festa della Vita ho conosciuto il gruppo.
Nell'ottobre del 2016 sono iniziati gli incontri mensili, partecipare è stato utile in quanto ci ha chiariti le idee su cosa volevamo e poi, di questo mondo, non sapevamo nulla. Quindi, il nostro primo anno è stato di riflessione, partecipando e grazie alla preghiera che è la base dei nostri incontri l'anno si è concluso un bel corso sull'affido con tanto di attestato. Quest'anno abbiamo ripreso partecipando agli incontri mensili e cominciando la valutazione che è durata sei mesi da ottobre a marzo. Non lo dimenticherò mai dopo quindici giorni la prima chiamata per un bimbo. Non immaginate la gioia che abbiamo provato: abbiamo intesificato la preghiera con la speranza che facesse parte della nostra famiglia.
Ebbene si, Maria nostra Madre ha accolto le nostre preghiere e il 5 maggio c'è stato l'ingresso di G. nella nostra famiglia, che dire? Ancora oggi piango a pensare tutte le cose belle e forti che abbiamo vissuto perchè l'attesa è stata travagliata, ma bella lo rifaremo altre cento volte. Perchè è proprio vero tutte le lacrime che abbiamo versato ci sono state centuplicate tutte in un amore grande nostro figlio, che ha riempita la nostra vita i nostri cuori e soprattutto ci sta facendo sperimentare una genitorilità che non pensavamo mai di vivere.
Un grazie di cuore al gruppo "Accogliere la vita", a tutte le famiglie che ci fanno da angelo custode ci sostengono e ci aiutano e soprattutto alla Comunità Cenacolo che ci ha dato e ci sta donando con questi incontri, questo miracolo che stiamo vivendo. Grazie." IVAN E SOFIA
MARIA ELENA ED ENRICO
"Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro." (Mc 10,13-16)
Ciao, siamo Maria Elena ed Enrico, abbiamo cominciato a seguire il cammino di "Accogliere la Vita" lo scorso anno a Casale Litta (VA).
È stato bello vedere come attraverso la preghiera il Signore ci ha già manifestato i suoi frutti nelle relazioni intense che abbiamo instaurato con le famiglie che hanno aperto le loro case per accoglierci, con le altre persone che con noi hanno seguito questo percorso. La preghiera è stata accompagnata da momenti di formazione e di convivialità.
Che tonfo al cuore, quando una coppia di nostri amici ci ha fatto riflettere sulla possibilità di una accoglienza "speciale". La Madonna aveva preparato il terreno in questi anni, noi non abbiamo avuto mai il coraggio di fare il passo successivo. Di fronte ad una richiesta così esplicita, non abbiamo potuto più tirarci indietro, e così, avuto il consenso dei nostri 5 figli, abbiamo risposta con gioia a questa chiamata. Poco tempo dopo è arrivato ad allietarci Francesco, un bambino non riconosciuto al momento del parto, perchè ha la sindrome di Down.
Le preoccupazioni c'erano e ci sono ancora, ma siamo consapevoli che se Gesù ci ha chiamato, ci darà le forze necessarie per affrontare le difficoltà che incontreremo, con noi lascia sempre lo Spirito Santo che ci indica la via da seguire e poi abbiamo imparato ad affidarci alla Provvidenza che sempre ci sostiene. Tutti i partecipanti hanno preso l'impegno di recitare una Ave Maria quotidiana per sentirci parte della stessa famiglia e per affidare le nostre gioie e fatiche quotidiane alla nostra Madre Celeste." MARIA ELENA ED ENRICO
MASSIMO E CARLA
Siamo Massimo e Carla e tre anni fa abbiamo deciso di partecipare agli incontri di Accogliere la Vita in Comunità Cenacolo.
All’inizio lo abbiamo fatto per curiosità, non sapevamo nemmeno cosa fosse l’affido, poi con il passare del tempo sentivamo nel cuore che dovevamo continuare questi incontri, non sapevamo il motivo, ma qualcosa nel nostro cuore ci diceva che dovevamo andare oltre e fidarci e qualcosa sarebbe successo.
Un giorno durante la condivisione Simona e Daniele ci hanno parlato di una bambina di nome Aurora, una bimba “speciale” che era nella stessa comunità di uno dei bambini che loro stavano accogliendo, e che era in attesa di una famiglia.
Non sapevamo il motivo, ma questa bimba ci era rimasta dentro, e ogni volta che andavamo agli incontri, chiedevamo notizie di lei.
Un giorno Simona ci ha chiamati e ci ha chiesto se eravamo disponibili ad avere contatti con l’assistente sociale di Aurora, abbiamo detto subito di sì, ci siamo messi a disposizione e ci siamo affidati e fidati di quello che stava accadendo e, dopo aver pregato una bella novena ai Santi Gioacchino e Anna, abbiamo incontrato i servizi del territorio.
La cosa bellissima è che noi di questa bimba così “speciale” ci siamo innamorati subito senza mai averla conosciuta e senza sapere nulla della sua storia. Anche se con tantissime paure abbiamo subito pensato che fosse un Dono del Signore e i doni che il Signore ti manda non si rifiutano mai, ma si accettano con tanta Grazia e Gratitudine.
Quando abbiamo incontrato per la prima volta Aurora, era come se la conoscessimo da sempre. È arrivata da noi come un angelo dal cielo, ci piace sempre pensare che Aurora è Gesù in mezzo a noi, nella nostra famiglia.
Non è stato facile all’inizio, poi, però abbiamo avuto il dono di poterla portare in pellegrinaggio a Medjugorjie con il gruppo preghiera dei genitori della Comunità Cenacolo e li ci siamo resi conto di quanto la Madonna ha operato su di lei e su di noi, quante guarigioni, quante rabbie smorzate, quanti abbracci mai dati e mai ricevuti, possiamo dire di essere stati testimoni di un Miracolo.
Ogni giorno che passa, ci meravigliamo di come questa bimba ha cambiato la nostra vita in meglio, di come sa farsi amare, di come sa donarti amore, di come sa farti iniziare la giornata con il sorriso, di come ti fa capire di essere stati fortunati ad averci scelti.
Ci stiamo rendendo conto anche di quanta grazia e amore riceviamo dalle persone intorno a noi, dal gruppo di preghiera dei genitori di Monza, alla nostra famiglia, ai vicini di casa, ai bimbi a scuola, a tutti quelli che incontriamo ogni giorno.Ovunque lei arriva porta Amore, Pace e Gioia e ci insegna ad amare gratuitamente.
Grazie Signore Gesù, Grazie Madre Elvira per il dono di Aurora in mezzo a noi e per il dono della Comunità Cenacolo che ci fa essere strumenti attraverso i quali il Signore opera Meraviglie! MASSIMO E CARLA
MILENA E GUIDO
"Buongiorno a tutti, siamo Milena e Guido. Siamo entrati a far parte della Comunità Cenacolo grazie agli incontri di “Accogliere la Vita” che si svolgono presso la frat."San Giovanni" a Cherasco. Siamo sposati da 12 anni e abbiamo 2 bambini di 9 e 7 anni; da ottobre 2016 abbiamo accolto in casa nostra, in affido, 2 sorelline di 7 e 4 anni.
Il desiderio di aprire le porte del nostro cuore e di casa nostra, è nato nella preghiera, ma anche nella sofferenza. Circa 6 anni fa abbiamo conosciuto, in modo molto forte ed inaspettato, la malattia dei nostri figli e questo evento ci ha portato ad una grande revisione della nostra vita. Ci siamo resi conto che non eravamo padroni della nostra vita, come pensavamo invece, e che essa era un dono ed, in quanto tale, bisognava accoglierlo per come era.
Prima di tutto ciò, non avevamo mai dato troppo spazio a Gesù perché c’erano tante altre occupazioni che ritenevamo più importanti di Lui. Ritrovandoci sconsolati e deboli, abbiamo iniziato un cammino di preghiera: dapprima era un rivolgerci a Dio per ottenere, a tutti i costi, la guarigione dei nostri figli. successivamente, piano piano, Gesù ci ha presi per mano e ci ha condotti verso la sua volontà, che non nega la guarigione, ma prima pretende un’apertura al prossimo per poter crescere nel cammino di santità attraverso la carità.
La nostra conversione è avvenuta per mezzo dei nostri figli ed abbiamo capito che il nostro cammino di santità doveva continuare aiutando altri bambini, così ha cominciato a nascere in noi, grazie alla testimonianze di famiglie allargate della Papa Giovanni, il desiderio di aprirci all’accoglienza di bambini in difficoltà. In casa nostra, pensavamo, ci saremmo aiutati a vicenda a vivere una vita migliore: è davvero successo questo e ci siamo ritrovati a essere in grado di dare amore agli altri…e non è un miracolo questo?
Nel 2014 abbiamo aderito al pellegrinaggio dei bambini a Medugorje, organizzato dagli amici della Comunità Cenacolo. Grazie alle persone incontrate, siamo venuti a conoscenza di questo cammino di “Accogliere la vita” e ci siamo iscritti subito con grande gioia e col desiderio nel cuore di avere una famiglia numerosa.
Naturalmente Dio ha confermato la bontà del nostro cammino facendo nascere un’amicizia, proprio a Medugorje, tra noi ed una donna partecipante al nostro stesso viaggio. Alcuni mesi dopo, durante i primi incontri di “Accogliere la Vita” abbiamo sentito la testimonianza di questa cara amica, che, a nostra insaputa, da ragazzina era stata affidata ad una famiglia con due figli speciali proprio come i nostri. Questa amicizia, non nata per caso, ci ha dato la consapevolezza che anche noi, nonostante tutti i nostri problemi, potevamo fare qualcosa di buono per non chiuderci in noi stessi.
La vita è tutto un miracolo bisogna solo saper accogliere Gesù quando si presenta e bussa alla nostra porta. In questi ultimi anni, abbiamo visto davvero molti cambiamenti, ed il prossimo chissà quale sarà?!
Speriamo di allargare ancora di più i nostri orizzonti ed accogliere altri figli di Dio sotto il nostro tetto. Ringraziamo di tutto cuore il Signore, perché ha sempre delle idee formidabili per ciascuno di noi e siamo grati per l’operato della Comunità Cenacolo e per le persone che collaborano per essa." MILENA E GUIDO