CENTENARIO DELLE APPARIZIONI DELLA MADONNA A FATIMA

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Messaggio che la Madonna di Fatima ha lasciato ai tre pastorelli

In occasione del centenario delle apparizioni di Fatima vogliamo ricordare il messaggio centrale che la Madonna diede ai pastorelli dopo aver mostrato loro le pene che soffrono le anime nell'Inferno: «Avete visto l'Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio cuore immacolato. Se faranno quello che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno la pace. La guerra sta per finire. Ma se non smetteranno di offendere Dio, sotto il regno di Pio XI ne comincerà un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per punire il mondo per i suoi delitti, con la guerra, la fame e le persecuzioni contro la Chiesa e il Santo Padre. Per impedire tutto questo, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio cuore immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e ci sarà la pace. Se no, la Russia diffonderà i suoi errori per tutto il mondo, suscitando guerre e persecuzioni contro la Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, divese nazioni saranno annientate. Alla fine il mio cuore immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un certo periodo di pace. In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede...». Continuiamo ad ascoltare le parole premurose che la Madre del cielo consegna ai suoi figli e percorriamo la via della conversione.

 

La storia dei tre pastorelli

13 MAGGIO 1917

3 pastorelli

Prepariamoci alla grande festa del centenario, ricordando gli avvenimenti salienti della vicenda. I fratelli Francisco Marto, Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia Dos Santos (10 anni), il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo a Cova Da Iria, vicino a Fatima, videro scendere una nube e apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario: la Madonna Maria diede appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri cinque incontri.

La notizia delle apparizioni si diffuse e richiamò folle numerose. Il 13 luglio i tre veggenti riferirono che la Vergine aveva promesso che sarebbe avvenuto un evento prodigioso che avrebbe convinto tutti sulla veridicità delle apparizioni. Le apparizioni continuarono e furono accompagnate da rivelazioni su eventi futuri; in particolare, la fine della prima guerra mondiale e il pericolo di una seconda guerra. A conferma della parola data ai veggenti da Maria il 13 ottobre 1917, migliaia di persone riferirono di aver assistito al "miracolo del sole". Molti dei presenti, anche a distanza di chilometri, raccontarono che, mentre pioveva e una nube ricopriva il cielo, d'un tratto la pioggia cessò e si aprì il cielo. Il sole cominciò a roteare su se stesso, diventando multicolore fino a ingrandirsi, come se stesse precipitando sulla terra.

Giacinta e Francisco morirono in tenerà età durante l'epidemia di influenza spagnola, mentre Lucia divenne carmelitana. Nel 1930 la Chiesa riconobbe ufficialmente il carattere soprannaturale delle apparizioni. Il 31 ottobre 1942  Pio XII consacrò il mondo al cuore immacolato di Maria. San Giovanni Paolo II, rispondendo all'invito della Vergine ai tre pastorelli, il 25 marzo 1984, consacrò la Russia al cuore immacolato di Maria. Un anno dopo in Russia andò al potere Michail Gorbaciov e iniziò il pacifico processo di auto-demolizione dell'impero del comunismo ateo. L'otto dicembre1991 festa dell'immacolata Concezione, in una riunione dei leaders delle più importanti repubbliche dell'URSS venne deciso lo smantellamento dell'Unione Sovietica: il fatto stupì il mondo intero.

 

CANONIZZAZIONE DI FRANCISCO E GIACINTA MARTO

Quest'anno si celebra il centenario delle apparizioni della Vergine Maria a Fatima, il 13 maggio 2017. Papa Francesco si recherà a Fatima per l'importante appuntamento, e ne approfitterà per canonizzare Giacinta e Francisco.Il 13 maggio 2000, diciassette anni fa, fu Giovanni Paolo II a Fatima a proclamare beati Francesco e Giacinta Marto, i due pastorelli di Fatima. Assieme alla cugina, Lucia dos Santos, divenuta suora e vissuta fino a 90 anni, furono protagonisti delle apparizioni della Vergine che cominciarono il 13 maggio 1917 e riapparve loro ogni 13 del mese fino all’ottobre di quell’anno. Francesco e Giacinta saranno, dunque, i primi bambini non martiri ad essere proclamati santi.

 

Papa Francesco e Maria B.V. di Fatima

ATTO DI AFFIDAMENTO A MARIA, BEATA VERGINE DI FATIMA

consacrazione2

Beata Maria Vergine di Fatima,
con rinnovata gratitudine per la tua presenza materna uniamo
la nostra voce a quella di tutte le generazioni che ti dicono beata.

Celebriamo in te le grandi opere di Dio,
che mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità,
afflitta dal male e ferita dal peccato, per guarirla e per salvarla.

Accogli con benevolenza di Madre l’atto di affidamento che oggi
facciamo con fiducia, dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara.

Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi
e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori.

Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso.

Custodisci la nostra vita fra le tue braccia:
benedici e rafforza ogni desiderio di bene; ravviva e alimenta la fede;
sostieni e illumina la speranza; suscita e anima la carità;
guida tutti noi nel cammino della santità.

Insegnaci il tuo stesso amore di predilezione per i piccoli e i poveri,
per gli esclusi e i sofferenti, per i peccatori e gli smarriti di cuore:
raduna tutti sotto la tua protezione e tutti consegna al tuo diletto Figlio, il Signore nostro Gesù. Amen.

Papa Francesco, Piazza San Pietro, 13 ottobre 2013.
 

PAPA FRANCESCO IN PELLEGRINAGGIO A FATIMA

"Vi invito a moltiplicare i gesti quotidiani di venerazione e imitazione della Madre di Dio. Affidatele tutto ciò che siete, tutto ciò che avete; e così riuscirete ad essere uno strumento della misericordia e della tenerezza di Dio per i vostri familiari, vicini e amici» Papa Francesco

papa con m.di fatimaPapa Francesco sarà dal 12 al 13 maggio 2017, in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Fatima, in occasione della canonizzazione dei pastorelli Francesco e Giacinta Marto.

Per il vescovo di Leiria-Fatima sarà un momento di "estrema gioia", perché, nel centenario attraverso la presenza del Santo Padre "siamo uniti con tutta la chiesa universale. Questo pellegrinaggio è una opportunità per il rinnovo della fede."

Francesco sarà il quarto capo della Chiesa Cattolica a visitare Fatima, dopo Paolo VI (1967), Giovanni Paolo II (1982, 1991 e 2000) e Benedetto XVI (2010).

Giovanni Paolo II, che il 13 maggio 1981 era stato colpito in Piazza San Pietro, in un attentato alla sua vita, venne alla Cova da Iria, un anno dopo, ringraziando pubblicamente per l'intercessione della Madonna di Fatima e nel suo recupero in salute, per "ringraziare la Divina Provvidenza in questo luogo che la Madre di Dio sembrava aver scelto un modo così speciale."

 

 

 

 

 

 

 

Omelia Canonizzazione del S. Padre

 

S. MESSA CON IL RITO DELLA CANONIZZAZIONE DEI BEATI FRANCISCO E GIACINTA MARTO

 

fatima ba1917 - 2017 : Celebrazione del centenario delle apparizioni della Vergine Maria a Fatima

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

«Apparve nel cielo [...] una donna vestita di sole»: attesta il veggente di Patmos nell’Apocalisse (12,1), osservando anche che ella era in procinto di dare alla luce un figlio. Poi, nel Vangelo, abbiamo sentito Gesù dire al discepolo: «Ecco tua madre» (Gv 19,26-27). Abbiamo una Madre! Una “Signora tanto bella”, commentavano tra di loro i veggenti di Fatima sulla strada di casa, in quel benedetto giorno 13 maggio di cento anni fa. E, alla sera, Giacinta non riuscì a trattenersi e svelò il segreto alla mamma: “Oggi ho visto la Madonna”. Essi avevano visto la Madre del cielo. Nella scia che seguivano i loro occhi, si sono protesi gli occhi di molti, ma… questi non l’hanno vista. La Vergine Madre non è venuta qui perché noi la vedessimo: per questo avremo tutta l’eternità, beninteso se andremo in Cielo.

Ma Ella, presagendo e avvertendoci sul rischio dell’inferno a cui conduce una vita – spesso proposta e imposta – senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci la Luce di Dio che dimora in noi e ci copre, perché, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura, il «figlio fu rapito verso Dio» (Ap 12,5). E, secondo le parole di Lucia, i tre privilegiati si trovavano dentro la Luce di Dio che irradiava dalla Madonna. Ella li avvolgeva nel manto di Luce che Dio Le aveva dato. Secondo il credere e il sentire di molti pellegrini, se non proprio di tutti, Fatima è soprattutto questo manto di Luce che ci copre, qui come in qualsiasi altro luogo della Terra quando ci rifugiamo sotto la protezione della Vergine Madre per chiederLe, come insegna la Salve Regina, “mostraci Gesù”.

Carissimi pellegrini, abbiamo una Madre, abbiamo una Madre! Aggrappati a Lei come dei figli, viviamo della speranza che poggia su Gesù, perché, come abbiamo ascoltato nella seconda Lettura, «quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo» (Rm 5,17). Quando Gesù è salito al cielo, ha portato accanto al Padre celeste l’umanità – la nostra umanità – che aveva assunto nel grembo della Vergine Madre, e mai più la lascerà. Come un’ancora, fissiamo la nostra speranza in quella umanità collocata nel Cielo alla destra del Padre (cfr Ef 2,6). Questa speranza sia la leva della vita di tutti noi! Una speranza che ci sostiene sempre, fino all’ultimo respiro.

Forti di questa speranza, ci siamo radunati qui per ringraziare delle innumerevoli benedizioni che il Cielo ha concesso lungo questi cento anni, passati sotto quel manto di Luce che la Madonna, a partire da questo Portogallo ricco di speranza, ha esteso sopra i quattro angoli della Terra. Come esempi, abbiamo davanti agli occhi San Francesco Marto e Santa Giacinta, che la Vergine Maria ha introdotto nel mare immenso della Luce di Dio portandoli ad adorarLo. Da ciò veniva loro la forza per superare le contrarietà e le sofferenze. La presenza divina divenne costante nella loro vita, come chiaramente si manifesta nell’insistente preghiera per i peccatori e nel desiderio permanente di restare presso “Gesù Nascosto” nel Tabernacolo.

Nelle sue Memorie (III, n. 6), Suor Lucia dà la parola a Giacinta appena beneficiata da una visione: «Non vedi tante strade, tanti sentieri e campi pieni di persone che piangono per la fame e non hanno niente da mangiare? E il Santo Padre in una chiesa, davanti al Cuore Immacolato di Maria, in preghiera? E tanta gente in preghiera con lui?». Grazie, fratelli e sorelle, di avermi accompagnato! Non potevo non venire qui per venerare la Vergine Madre e affidarLe i suoi figli e figlie. Sotto il suo manto non si perdono; dalle sue braccia verrà la speranza e la pace di cui hanno bisogno e che io supplico per tutti i miei fratelli nel Battesimo e in umanità, in particolare per i malati e i persone con disabilità, i detenuti e i disoccupati, i poveri e gli abbandonati. Carissimi fratelli, preghiamo Dio con la speranza che ci ascoltino gli uomini; e rivolgiamoci agli uomini con la certezza che ci soccorre Dio.

Egli infatti ci ha creati come una speranza per gli altri, una speranza reale e realizzabile secondo lo stato di vita di ciascuno. Nel “chiedere” ed “esigere” da ciascuno di noi l’adempimento dei doveri del proprio stato (Lettera di Suor Lucia, 28 febbraio 1943), il cielo mette in moto qui una vera e propria mobilitazione generale contro questa indifferenza che ci raggela il cuore e aggrava la nostra miopia. Non vogliamo essere una speranza abortita! La vita può sopravvivere solo grazie alla generosità di un’altra vita. «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12,24): lo ha detto e lo ha fatto il Signore, che sempre ci precede. Quando passiamo attraverso una croce, Egli vi è già passato prima. Così non saliamo alla croce per trovare Gesù; ma è stato Lui che si è umiliato ed è sceso fino alla croce per trovare noi e, in noi, vincere le tenebre del male e riportarci verso la Luce.

Sotto la protezione di Maria, siamo nel mondo sentinelle del mattino che sanno contemplare il vero volto di Gesù Salvatore, quello che brilla a Pasqua, e riscoprire il volto giovane e bello della Chiesa, che risplende quando è missionaria, accogliente, libera, fedele, povera di mezzi e ricca di amore.

 

Consacrazione

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Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

O Vergine santa, Madre di Gesù e Madre nostra,
che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo
un messaggio di pace e di salvezza,
io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù.
Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione, con una vita tutta spesa nell'amore di Dio e dei fratelli,
sull'esempio della tua vita.

In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata,
in riparazione dei peccati miei e degli altri,
con l'impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà dei Signore.

Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario,
contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.

Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perché tutti Ti riconoscano e amino come Madre di Gesù,
vero Dio e unico nostro Salvatore. Così sia.

7 Ave Maria

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi