TESTIMONI DEL RISORTO

artRECITAL1 "Anche questa dimensione artistica di canto, danza, teatro, può essere, quindi, considerata come una ‘vocazione’ della nostra Comunità, una vocazione a testimoniare la gioia della fede: annunciare a coloro che incontriamo che Gesù ha vinto la morte, la nostra morte! Che l'ultima parola di Dio non è la morte, ma la Risurrezione" Madre Elvira

Sono stati realizzati negli anni diversi recital e musical biblici, che ci hanno portati in tante piazze e chiese d’Europa e del mondo a testimoniare la grandezza della Misericordia del Signore e la gioia della fede.  

Tutto è nato dalla creatività dei giovani e dal loro sacrificio, da un serio e fedele impegno che li occupa per ore e ore nelle prove, nella lettura della Parola di Dio, nella realizzazione delle coreografie, nel montaggio e smontaggio di palco, luci… a volte rinunciando al sonno, al piacere di giocare una partita a pallone, al ‘tempo libero’. Le cose belle nascono sempre dal sacrificio, che le rende vere.

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Salire su un palco, parlare di noi stessi davanti agli altri, superare la paura di sbagliare, tenere un microfono in mano, cantare... sono tutte cose che nessuno di noi sarebbe stato capace di fare senza prima bere o drogarsi, e sono una grande conquista di libertà.

Per questo il suonare, il cantare e il danzare sono innanzitutto una testimonianza ed un grande dono innanzitutto per noi, per la guarigione del nostro cuore, per il superamento della nostre paure e dei nostri complessi, per rafforzare in noi ciò che stiamo testimoniando.

Anche le ore ed ore di prova del coro e dei recital, gli sbagli, le tensioni tra noi, i momenti di preghiera e di riconciliazione fanno parte dell'evangelizzazione, perchè è prima di tutto il Vangelo che trasforma e libera noi. Solo così l'annuncio diventa vero anche per gli altri. Ciò che entra nel cuore di coloro che ci vedono ed ascoltano, non è tanta la nostra perfezione di attori, ma la verità e l'impegno che mettiamo in ciò che facciamo.

art2Non sono degli artisti quelli che salgono sul palco, ma sono dei ‘Risorti’. Erano giovani morti che l'amore di Dio ha fatto risorgere. Erano ragazzi persi per la strada, capaci di ballare e di parlare di se stessi solo se erano sballati o ‘bevuti’, e che adesso invece sono capaci di farlo con il cuore pulito, con gli occhi luminosi, vincendo le paure, superando la timidezza.

Non sono spettacoli ma fatti reali, concreti, attuali miracoli accaduti in noi. È la storia di Gesù, venuto a salvarci, che si prolunga oggi giungendo sino a noi.

Tante volte le parole dei canti composti, i passi dei balletti. le intuizioni di come realizzare le scene, nascono proprio in ginocchio. Infatti, tutto questo passa attraverso il dono della preghiera, che diventa contatto vivo con Dio. L'annuncio del Vangelo attraverso i recital ci sta convincendo che ogni volta che testimoniamo, la fede si rafforza in noi.

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