News dalla Bahia

“Gesù è risorto, c’è speranza per te, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio”

La misericordia di Dio vince! Cosí c’insegna il Papa in questa festa di Pasqua e cosí viviamo nel cuore noi missionari della Bahia.
Cara Mamma Elvira, padre Stefano, fratelli e sorelle consacrati, famiglie e giovani cena colini, amici... Buona Pasqua! Vi scriviamo dalla missione della Bahia per raccontarvi un pò la nostra quaresima e la nostra risurrezione. I nostri don, durante il loro passaggio nella missione, si sono impegnati a organizzare momenti di ritiro spirituale prima con gli adolescenti e poi con gli zii e le zie della missione. Con gli adolescenti don Eugenio e don Ivan hanno passato due giorni a un “Carnevale Cristiano” organizzato dalla Comunitá Shalom. I nostri adolescenti sono tornati “elettrizzati” dall’esperienza di bene e di gioia vissuta insieme, e hanno trasmesso anche a noi la gioia di essere giovani cristiani ed evangelizzatori. Abbiamo vissuto intensi momenti di preghiera comunitaria intensa nella nostra cappella trasformata dal tocco artistico di fratel Peter, con i nuovi canti con gesti che don Eugenio si é impegnato a trasmettere a tutti.
Ogni sera i don ci riunivano in cappella per una catechesi. Don Eugenio s’infiammava parlando delle missioni e degli adolescenti, trasmettendo la sua esperienza missionaria. Don Ivan, invece, ha sottolineato con fervore come é importante continuare a mantenere vivo il carisma della Comunitá. Ci ha ricordato il nostro stile di vita votato all’essenzialitá, alla preghiera e al sacrificio, e ci ha chiesto di essere sempre testimoni vivi di Dio, testimoni della fede di Madre Elvira, perché oggi siamo noi le sue braccia, i suoi occhi, la sua bocca e la sua voce. Quella voce e quella parola che ha toccato le nostre vite, ha scosso i nostri animi e ha indirizzato il cammino di ciascuno di noi sulla strada dell’incontro con Dio.

Padre Eugenio ha parlato personalmente con ogni zio, zia e con gli adolescenti. Don Ivan si é donato a tutti con la sua semplicità, soprattutto ai piú piccolini, nonostante la difficoltá della lingua. Don Ivan é diventato amico anche amico speciale dei nostri bambini adolescenti piú difficili: non si puó non ricordare l’abbraccio fra don Ivan e Aldo durante l’adorazione eucaristica. Don Ivan con il Santissimo in mano e Aldo che lo abbracciava e non dava segni di volerlo lasciare. Cosí guidati dalla loro presenza e dalla loro parola, abbiamo cominciato il nostro cammino di Quaresima ricordando le parole del Papa che c’invitava a rafforzare i nostri cuori e ad abbandonare l’indifferenza. Ricolmi di Spirito Santo abbiamo poi salutato i nostri sacerdoti in partenza e subito dopo la Divina Provvidenza ci ha portato il passaggio di altri sacerdoti amici: sono arrivati dall’Italia in visita alla missione don Rinino e don Luca, figlio dell’amico architetto Giancarlo Bravo. Grazie a loro abbiamo potuto continuare ad avere la grazia della Santa Messa quotidiana e il dono del sacramento della confessione. Don Rinino ci ha salutati dopo alcuni giorni per andare dalle nostre suore, nella missione vicina casa-famiglia di Jauà; é rimasto con noi don Luca che con le sue omelie concrete e semplici ci ha donato la carica della buona volontá ogni mattina.

A partire dalla terza settimana di Quaresima abbiamo cominciato le prove per la rappresentazione vivente della Via Crucis che quest’anno abbiamo realizzato il venerdí santo nella vicina cittadina di Pojuca, davanti alla chiesa di “Bom Jesus da Passagem”, dove è parroco il caro amico padre Claudio.
Le “zie” Martina e Lou si sono impegnate a organizzare tutto: balletti, scene, musiche, vestiti...I bambini erano felici di poter passare i loro pomeriggi a provare le danze nel tempo libero. Gli zii hanno provveduto alle scenografie e grazie all’aiuto della Provvidenza di Dio tutto è andato bene. Il dono più grande è stato sentire viva l’unità tra noi, l’andare d’accordo, il chiederci perdono, il pregare gli uni per gli altri.

La settimana santa ha portato qui a Bahia due cari amici della Comunità giunti dal Piemonte, Giorgio Ferrino insieme a Anna Garis e a suo marito Giuseppe. Li abbiamo accolti con tanta gioia e sono stati una grande Provvidenza per noi. Giovedí santo, verso le sette e mezza di sera, abbiamo organizzato nel nostro parco giochi un’adorazione speciale all’aperto dove abbiamo visto insieme anche l’ultimo video che ci parlava un po’ della vita di Madre Elvira in questo tempo, intitolato “Grazie”. Tutti, davvero tutti, hanno pianto. C’erano lacrime di liberazione, di gioia, di pentimento, di fede e di speranza...era la vigilia della Passione...era l’attesa della Pasqua. Il venerdí santo ci siamo diretti in Pojuca per rappresentare la Via Crucis. Quando siamo usciti di casa un black out elettrico in tutta questa zona sembrava aver paralizzato tutto. Le nostre speranze di poter rappresentare la Via Crucis erano poche, ma arrivati nel quartiere di Padre Claudio, solo lí c’era la luce, e abbiamo potuto così testimoniare nella rappresentazione  la sofferenza della passione e anche la gioia della Risurrezione. Sabato santo siamo andati tutti alla Parrocchia di Pojuca alla veglia serale, e poi tornati a casa abbiamo festeggiato insieme nel nostro grande refettorio con dolci e salatini preparati dalle zie missionarie. Il Santissimo Sacramento é stato rimesso nel tabernacolo della nostra cappelle: la luce é tornata a risplendere fuori e dentro di noi. Domenica, giorno di Pasqua, Padre Claudio é tornato a celebrare da noi la messa pasquale. Ha fatto una forte omelia dove ha sottolineato l’importanza dei gesti e non delle parole, e il gesto della morte in croce e della risurrezione di Gesú é il piú forte e loquace gesto che Dio poteva fare per dirci il suo amore per noi.

Abbiamo pranzato tutti insieme con  una buona pizza e poi abbiamo organizzato un torneo di calcio, dove ha vinto la squadra bianca capitanata dalla “zia” Lou, nostra missionaria francese, e da “zio” Edinho, giovane brasiliano artista con il pallone. É stato un bel momento di famiglia e di risurrezione. Tutti siamo andati a dormire la sera consapevoli che le tentazioni e le cadute della nostra quaresima non hanno avuto l’ultima parola, perché come c’insegna il Papa Francesco: “la Pasqua: è l’esodo, il passaggio dell’uomo dalla schiavitù del peccato, del male alla libertà dell’amore, del bene. Perché Dio è vita, solo vita, e la sua gloria, siamo noi, è l’uomo vivente”.
Grazie a tutti, vi vogliamo bene!

la grande famiglia “bahiana” del Cenacolo