Beata Vergine Maria di Fatima
13 maggio

Il Santo Rosario nella Comunità Cenacolo
...dal cuore di Madre Elvira

Abbiamo proposto ai giovani la preghiera del cuore perchè nel rosario troviamo un alimento che nutre l'essere di dentro. Ci siamo subito attaccate alla Madonna; lo sapevamo che senza di lei non avremmo potuto entrare nel cuore, nella mente e nell'essere dei giovani che venivano da noi, soli, arrabbiati, violenti. Loro avevano bisogno di una madre. Una madre silenziosa, una madre che sa cogliere i bisogni degli adulti, ma soprattutto dei giovani.

Perché in Comunità ne recitiamo uno al mattino presto, uno al pomeriggio e uno alla sera? Proprio perché deve scandire l’aurora, il pomeriggio e il tramonto della vita: l’intera nostra esistenza.

L’alba di ogni giorno è l’inizio della nostra storia, per questo fissiamo lo sguardo sulla nascita di Gesù, lo incontriamo attraverso il sì di Maria, perché anche la nostra vita rinasca, ricominci ogni giorno da Lui, dica di “sì” al suo progetto d’amore su di noi oggi.

Poi c’è il primo pomeriggio, l’adolescenza, che è spesso l’età più problematica, che ricerca i perché più profondi. Quando hai dodici, tredici, quattordici anni inizi a vedere i difetti dei genitori, la scuola ti sta stretta, le differenze tra i ricchi e i poveri ti fanno soffrire, non sai dove schierarti, soffri una lotta pazzesca con i sentimenti, a volte un conflitto forte con te stesso e con tutto ciò che ti circonda. È un momento per il quale noi educatori non siamo mai abbastanza preparati per dare delle risposte vere e convincenti alle domande profonde che i giovani ci pongono con le loro contestazioni. Per questo nel primo pomeriggio, che è l’adolescenza, quando tante risposte non ti sono state date, preghiamo i misteri dolorosi perché la passione di Gesù guarisca le ferite, i ricordi negativi, i giudizi violenti e rabbiosi che a quell’età hanno provocato in noi le false ribellioni sulle strade del male.

Viene poi il momento della sera. Recitare il terzo Rosario è già precedere gli anni della stanchezza, della vecchiaia, della malattia, del tramonto della vita. Con il Rosario in mano non ti scoraggerai, avrai una pienezza, una chiarezza di mente e una libertà nel cuore straordinaria. Contemplando la risurrezione di Cristo prepari il tuo cuore all’incontro definitivo con Lui, scopri che il dolore partorisce una vita nuova, che la vera realtà che ti attende è il cielo.

Lasciamo quindi abbracciare l’intera giornata della vita da questa dolcissima corona che, attraverso il cuore di Maria, depone la nostra storia nella vita di Cristo e la sua vita nel nostro quotidiano.


Elvira con Virgen fatima 

"Diciamo
alla Madonna
di venire con noi "