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Testimonianze dal "Festival of life" -
25° anniversario della Comunità negli Stati Uniti

01Questa Festa della Vita mi ha veramente fatto capire tutto quello che la Comunità ha fatto e continua a fare per ciascuno di noi qui. Poter rivedere delle famiglie conosciute negli incontri precedenti e parlare con loro di come sto cambiando e di come i loro figli sono cambiati mi ha riempito il cuore di speranza. Mi colpisce vedere la guarigione che avviene nelle relazioni nelle diverse famiglie e anche la loro generosità nel sostenerci. Questa festa era particolarmente speciale, essendo il 25° anniversario della presenza della Comunità Cenacolo in America. Sono rimasto colpito nel contemplare la vita di Madre Elvira attraverso il musical. I ragazzi e le ragazze sono stati bravissimi a raccontarci la sua storia e sembrava che lei fosse con noi. Ringrazio per  averla potuta vedere ed ascoltare nei diversi filmati perché la sua testimonianza mi ha spronato nel vivere una vita migliore e ad avvicinarmi a Dio. Mi ha insegnato non solo a vivere la vita nel servizio e sacrificio, ma anche ad essere felice e gioioso. I momenti di preghiera condivisi con le nostre famiglie e i nostri amici mi hanno donato tanta speranza per il futuro. Abbiamo avvertito forte la presenza dello Spirito Santo. Mi sento pieno di entusiasmo per continuare il mio cammino in Comunità e non vedo l’ora di scoprire quello che Dio ha pensato per me e per la Comunità nel futuro.
JP

Ciao, mi chiamo Eileen e ho 24 anni. Quest’anno la Festa della vita è stata una bellissima espressione di ciascuna delle nostre vite risorte! Il fare memoria di tutte le belle cose successe negli ultimi 25 anni è stato veramente una benedizione e sono commossa di fare parte di questa famiglia. Preparare la Festa della Vita quest’anno è stato tosto! Siamo stati fortunati di poter presentare un musical che si chiama “Chiamati alla Misericordia di Dio.” A causa della barriera linguistica, tanti dei nostri genitori ed amici non sanno molto di Madre Elvira e facendo questo recital, abbiamo potuto condividere una piccola parte 03della vita di Madre Elvira con loro! Ciascuna ragazza della nostra casa aveva un impegno per preparare la Festa, e questi impegni ci hanno aiutate a vedere chi siamo. Volevamo tradurre alcune catechesi di Madre Elvira in Inglese ed era il mio compito scegliere le catechesi da usare: ascoltare le sue parole è stato per me una benedizione perchè mi ha permesso di riflettere su quanto metto in pratica gli insegnamenti della Comunità. Il suo amore per Gesù era contagioso e mi ha messo in discussione sulla qualità della mia fede, la mia fiducia in Dio… Le sue parole mi hanno dato una grande spinta per andare sempre avanti, per diventare una persona migliore. Mi sono sentita veramente figlia di Madre Elvira. Mi hanno anche chiesto di partecipare al recital: è stata una ricchezza riflettere sulla vita della Madre, la sua infanzia, il tempo in convento, fino all’apertura della Comunità. Io sono stata fortunata perchè ho trascorso un anno in Italia ed ho anche fatto un’esperienza a Pagno con quattro altre ragazze quest’estate. Sono grata e consapevole del dono che ho ricevuto! Sono stata felice di poter condividere l’amore che ho ricevuto da Madre Elvira con i miei fratelli e sorelle qui in America. Non ci sono parole per esprimere la mia gratitudine: grazie Madre Elvira e grazie alla Comunità per avermi insegnato la strada della vera felicità: Gesù Cristo!  
Eileen

Quando mi hanno chiesto di far parte del musical, non ero del tutto consapevole della grandezza dell’esperienza che stavo per vivere. Abbiamo iniziato, imparando dei balletti e semplici scene che ho sin da subito apprezzato perché ho sempre amato il teatro. C’è voluto del tempo prima che vedessi le scene che dovevamo rappresentare. Ho visto le sue origini umili… tutte le fatiche vissute per trovare da sfamarsi o per un paio di scarpe…il padre alcolizzato… Prima di questo musical, sapevo solo che Madre Elvira è una suora devota, che dona la sua vita affinchè le persone come me possano avere un’altra possibilità nella vita. Ora ho una consapevolezza più profonda di chi è nostra Madre e del perché era ed è tuttora importante per lei servire e amare persone come me. N05ella scena degli inizi della Comunità, io sono uno dei primi ragazzi accolti: ho di nuovo vissuto la mentalità e le emozioni che avevo prima di entrare… per me è stato molto forte, tanto che iniziavo a piangere ogni volta che facevamo quella scena. Non piangevo solo per effetto drammatico, ma perché tornavo a quando ero nella dipendenza. Mi ricordavo di tutte le persone che ho ferito, ma più di tutto erano lacrime di gioia per chi sono diventato oggi. Desidero tanto andare in Italia per conoscere la donna che mi ha cambiato la vita e ringrazio di cuore per aver fatto parte di questa bellissima esperienza perché è come se avessi incontrato Madre Elvira. Ogni volta che ero sul palco, Madre Elvira “trovava un modo nuovo” per toccare la mia vita e far di me un uomo migliore. Incontrando il suo carisma, mi sento più vicino a lei… è una donna che porta nuova vita ai giovani feriti come me, lei non ha paura ed il suo spirito vivrà per sempre nel mio cuore e nei cuori di tutti i ragazzi e le ragazze che sono stati in Comunità.
Kevin

Mi chiamo Alyse e da un anno e mezzo vivo in Comunità. Ho un figlio di tre anni, Christopher Joseph, che vive con la mia famiglia. Da quando sono qui, sto costruendo pian piano il rapporto con mio figlio. Ho passato un lungo periodo senza vederlo, durante il quale ho dovuto guardarmi dentro; gli altri mi hanno aiutata tanto e così, pregando veramente con il cuore, ho potuto prendere in mano il mio cammino. Sono cresciuta e cambiata tanto in quel periodo. Quando ho rivisto mio figlio alla Festa, ho sentito tanta gioia nel cuore e l’incontro è stato bellissimo! Tutte le mie paure sono sparite quando mi ha abbracciata. Ho trascorso il week-end a corrergli dietro, partendo all’avventura nel bosco per vedere i maiali e le galline, dondolando sull’altalena e festeggiando con la mia famiglia il suo terzo compleanno! Nel tempo vissuto insieme a lui, mi son sentita libera di essere me stessa e mi son trovata a mio agio con lui… lo ritengo un vero miracolo dell’Eucarestia! La Comunità mi ha insegnato la libertà e sto imparando co04me essere una buona madre. Con Gesù e Maria al mio fianco continuo a camminare ogni giorno!
Alyse

Mi chiamo Brandon, faccio parte della Comunità da più di un anno, e non ho mai avuto idea di chi fosse veramente Madre Elvira. Sapevo solo che era la fondatrice di “questa scuola di vita” che mi dà tanta gioia e speranza per un futuro migliore. Sono entrato quando lei era già anziana e forse non la incontrerò mai, non riceverò mai un abbraccio o un rimprovero da parte sua. Ho solo sentito le storie del suo carattere forte e pieno di vita, e dell’esempio che ha lasciato. Però, dopo aver fatto parte del musical a lei dedicato, “Chiamati alla Misericordia di Dio”, che abbiamo rappresentato per questo 25°anniversario della Comunità in America, sento che adesso la conosco. Sono arrivato qui nel luglio 2017: un ragazzo vuoto e distrutto, senza gioia, né speranza. Ho deciso di entrare dalla disperazione dopo un’overdose. Ero distrutto fisicamente: lottavo per fare tutto, inginocchiarmi, camminare, stare in piedi… Dopo qualche mese, iniziavo a trovare un’incredibile forza nella preghiera e ringraziavo Gesù che mi aiutava ad andare avanti ogni giorno nei momenti di debolezza. Ascoltavo le catechesi di Madre Elvira ogni venerdì, e vedevo tanta sapienza nelle sue parole… le sentivo dirette proprio a me. Dopo un anno di cammino, mi hanno detto che avrei partecipato al musical che racconta la vita di Madre Elvira: all’inizio dentro di me ero combattuto, diviso. Da una parte, ero sconvolto per la paura dei giudizi, di fallire, ero preoccupato che la mia gamba non fosse abbastanza forte per ballare… dall’altra, però, come tutto quello che mi ha proposto la Comunità, sapevo che sarebbe stata un’opportunità di crescere e di diventare un uomo migliore. È stato difficile per le tante lotte e i tanti ostacoli superati con la preghiera e l’amicizia, gli “strumenti” che ho ricevuto dal cammino comunitario… ma alla fine ho trova06to una grande libertà interiore, mai sperimentata prima. Poi, grazie all’arrivo e alla presenza di Don Massimo Marchi, che ha aperto 25 anni fa la prima fraternità del Cenacolo in America, con il suo aiuto, attraverso le sue esperienze condivise con noi, ho visto che non recitavo più, ma vivevo quello che facevo come una preghiera autentica. Quando dovevo mostrarmi “distrutto dalle tenebre”, ero veramente triste, e quando dovevo essere gioioso, non riuscivo a smettere di sorridere! Giorno dopo giorno, iniziavo ad avere più consapevolezza e gratitudine per tutti i sacrifici e le scelte compiute da Madre Elvira quando ha aperto la Comunità. Ora vedo che attraverso di lei Dio ha fatto tanti miracoli. Dopo il recital alla Festa della Vita, sono andato a trovare mia madre che era sconvolta, e le ho mostrato ciascuno dei miei fratelli e sorelle e dicendole:“ È un miracolo! Anche lui… anche lei… è un miracolo, tutti voi siete miracoli!” Ringrazio Dio perché su quel palco ho potuto incontrare Madre Elvira.
Brandon

Ciao, mi chiamo Nooshin. Sono stata nella missione del Peru a Villa El Salvador, dove ho potuto vivere con le suore, le zie e tanti bambini piccoli. Ho vissuto tante cose in questi mesi: le sofferenze, l’amicizia, la gioia di accompagnare i bambini all’adozione e vedere i loro passi con le nuove famiglie…  Tutto ciò che ho vissuto, ho imparato a condividerlo con gli altri. La missione mi ha aperto il cuore all’amore e al servizio. Grazie Madre Elvira! Anch’io io voglio dire sì! Ho imparato dai bambini piccoli la semplicità e lo stupore per la vita. Dopo quasi due anni in Perù, sono ritornata nella fraternità in cui sono entrata, “S. Maria Goretti”, per partecipare al venticinquesimo anniversario della Comunità in America! Quando sono arrivata qui, son stata accolta con dai sorrisi delle ragazze ed ero molto felice di ritrovare le vecchie amicizie e conoscere tante persone nuove. Ero felice di rivedere Joyce e Albino, i nostri sacerdoti e le nostre care suore. Che bello questa grande rimpatriata con gli 02amici che rimarranno sempre. Sono molto grata per questa Festa della Vita, per il mio angelo custode Erin, per l’amore ricevuto. Grazie per questi 25 anni di vite rinnovate…  grazie perché posso esser parte di questa grande storia!
Nooshin

Tornare dalla missione del Perù per festeggiare il 25° anniversario della Comunità Cenacolo in America è stata una grandissima benedizione! Ciò che mi ha più colpito era il vedere come le famiglie, i sacerdoti e le sorelle da tutto il mondo, gli ex della comunità, i missionari, e tutti i ragazzi e le ragazze si sono uniti per festeggiare il dono della vita. Vederci tutti insieme, come una grande famiglia è stato davvero forte! Vivendo in missione, è facile perdere di vista che la nostra Comunità non abbraccia solo i bambini abbandonati, ma anche noi che siamo in cammino per cambiare la nostra vita! È stato bello poter festeggiare tante risurrezioni e i tanti miracoli che Dio ha operato nelle nostre vite… ma soprattutto ringraziare per la vita di nostra Madre Elvira ed il suo “si”, anche attraverso il recital che abbiamo presentato, che ha aiutato le famiglie americane a capire quale donna incredibile sia la Madre! Ogni giorno cresce la mia gratitudine di far parte della Comunità Cenacolo e mi stupisco nel veder tutti i sacrifici, le preghiere e l’amore che sono stati messi a servizio di questa Festa della Vita in America. Il frutto è la vita di ciascuno di noi, la vita RISORTA!
Emily