L'ANGELO CUSTODE

"Quando tu ami esigi dal fratello. Se tu sei veramente amico non gli lasci passare tanto così perché ami la sua crescita.
Gli vuoi bene e
per questo soffri con lui, preghi con lui, digiuni - se è il caso - con lui,
per costruire insieme qualcosa di grande." Madre Elvira

ami1L’“angelo” nella Bibbia è la presenza di Dio accanto all’uomo. La nostra vita è così preziosa ai suoi occhi che Lui si prende cura di noi personalmente, ci custodisce con la sua presenza di Padre, affidandoci alla protezione speciale di un angelo.

Anche quando entri in Comunità vieni affidato ad un “angelo custode”: è un ragazzo che come te è in cammino per rinascere, che ha già superato le prime grandi difficoltà e che è pronto per prendersi cura del ragazzo nuovo che entra “a pezzi”.

L’“angelo custode”, questo fratello che ti segue come un’ombra quando arrivi in Comunità, diventa così anche il primo amico, colui che ti spiega le cose, che ti illumina nei primi difficili passi del cammino, che ti protegge nei momenti in cui il male si fa più forte dialogando con te, aiutandoti a comprendere le regole comunitarie.

Quel fratello accanto a te, sempre pronto a tenderti la mano, a qualsiasi ora del giorno e della notte, è il segno concreto che la Comunità ama la tua vita, ti prende a cuore, crede nella tua rinascita.

ami4In alcuni momenti l’angelo ti dà persino un po' fastidio, perché puoi avere la sensazione di non “essere libero”, ma in realtà lui è la guida, l’aiuto alla tua libertà che in quel momento è molto debole e fragile di fronte alle tentazioni del male e della droga.

L’amore vede con gli occhi puliti e agisce con il cuore sincero. Quando uno ama rischia, non ha paura, sa che verrà seguito.

Quando gli altri non ci ascoltano è perché facciamo delle cose ma non stiamo amando. Prima di dire con la bocca qualcosa a qualcuno, dobbiamo mostrargli con la vita che gli vogliamo bene, che la sua vita è dono per noi.

Quando sei provocato, umiliato, emarginato, devi imparare a tacere, ingoiare e soffrire. Il silenzio è molto più eloquente delle tue giustificazioni, della tua discussione, della tua chiarificazione: è la parola più grande.

Tu soffri in silenzio e l’altro capirà molto di più e ti rimarrà amico, aumentando l’amicizia con te.

ami9Un’amicizia ha bisogno di comprensione, di accoglienza, di gratuità, di costanza, di fedeltà; saremo capaci allora di giudicare meno, di non considerare le cose solo dal nostro punto di vista, ma di scoprire gli altri nella loro unicità.

L’essere “custoditi” e il fare l’“angelo custode” non sono altro che le due realtà fondamentali che tengono in piedi la vita: il bisogno di essere amati e quello di amare.

Quando entri in Comunità hai un bisogno grande di essere amato, seguito, protetto, per imparare poi ad amare, a prenderti cura, a proteggere e servire i fratelli più deboli. Da “custodito” a “custode”, da amato a colui che sceglie di amare... è il cammino cristiano che la Comunità ci sta insegnando per rinascere.

 

Alcune testimonianze

"Dopo poco tempo dalla mia entrata, uno dei miei primi desideri era quello di poter fare l’“angelo custode”; allora però non riuscivo neanche a immaginare che cosa volesse dire concretamente. Mi sembrava bello aiutare una persona che non sapeva da dove cominciare per rinascere, starle vicino, parlare con lei. Non mi rendevo conto, però, che non finisce tutto lì.

ami10Quando è arrivata questa responsabilità, mi sono ritrovata in tanti momenti ad affrontare situazioni impreviste, che mi lasciavano sorpresa e a volte anche sconvolta. Ho capito che dovevo scrollarmi di dosso tutta la mia presunzione di pensare di essere io ad avere la forza di salvare gli altri, e che dovevo sentirmi piccola e povera come la ragazza che avevo davanti, per poter entrare, con l’aiuto di Dio, nella sua storia, e per essere pronta ad accoglierla in qualsiasi momento senza tener conto dei miei stati d’animo. Ho dovuto imparare a rispettare i suoi tempi, le sue reazioni, i suoi atteggiamenti, i suoi sentimenti. Avevo bisogno di vincere le mie svogliatezze, i miei comodi, le mie pretese e soprattutto le mie chiusure e durezze. Giorno dopo giorno mi scoprivo sempre più povera, più bisognosa di aiuto in quello che pensavo e che facevo. Solo in quei momenti ho cominciato a capire davvero come è grande il dono di essere “angelo custode”."

ami3"Se mi chiedo chi è per me l’angelo custode, mi viene in mente subito una presenza silenziosa ma costante al mio fianco, che mi trasmette forza, da cui mi sento protetta in un modo speciale; quello che in pratica, per un periodo di tempo, cerchiamo di essere noi ragazze della Comunità per le nuove arrivate."

"In Comunità ho ricevuto tanto e ricordando l’inizio, che non è stato facile, ho sentito molta comprensione e protezione da parte del ragazzo che mi avevano affiancato, che mi faceva da “angelo”. Per la prima volta, dopo tanto tempo, ho sentito di aver trovato un amico vero, che ha avuto il coraggio di dirmi la verità, di essere fermo quando io ero orgoglioso e scontroso, gentile e disponibile quando ero triste e avevo bisogno di sentirmi amato. Con il mio “angelo custode” è rimasta una buona amicizia, e quando ci incontriamo è bello ricordare i momenti di gioia e di sofferenza vissuti insieme."