L'AMICIZIA IN COMUNITÁ

«La Comunità è il luogo dove il Signore vuole ricreare in noi i cieli e la terra nuovi, perché è una famiglia
dove si vivono gioie e dolori, preghiera e lavoro, qualche litigio, ma anche la pace, il perdono e l’amicizia vera.»

ami7I ragazzi entrano spesso arrabbiati ma poi imparano a comunicare ciò che vivono nell’amicizia.

Si guardano sorridendo, si aiutano reciprocamente; è l’amicizia che li fa crescere, un’amicizia vissuta nella verità e non nell’ambizione. E quando sbagliano imparano a chiedersi scusa: l’amicizia tra loro diventa così più forte dei limiti e delle povertà di ciascuno.

Dobbiamo tutti i giorni pensare che l’amicizia è un cammino. Bisogna incominciare a essere amici per davvero, perché se non c’è l’amicizia, e l’amicizia vera, ci ritroviamo persone sole.

Facciamo tutto ma non raccogliamo niente, facciamo tante cose ma ci ritroviamo soli perché mancano la condivisione, la gioia, il rispetto, il sorriso… e così portiamo via alla nostra vita il meglio, che sono tutti questi valori che il Signore ci ha messo nel cuore affinché vivendoli possiamo essere felici.

Il nostro esercizio quotidiano è quello di vivere la comunione con Dio e con i fratelli non tanto vedendo le cose che facciamo noi, ma attenti alle cose che Dio fa intorno a noi, in quella sorella e in quel fratello, in chi ci circonda. E così pian piano entriamo in una comunione non solo fatta di condivisione di cose esteriori, ma vissuta dal di dentro, che genera rispetto, pace, amicizia vera, stupore per tutti i doni che Dio ha posto nel cuore di chi cammina con noi.

ami11La Comunità ci educa a non avere più paura della verità. La libertà che noi cerchiamo dobbiamo conquistarla non più facendo quello che vogliamo, ma vivendo la sincerità del cuore. La verità che i fratelli ci dicono non va respinta per paura, perché la paura genera la menzogna, e la menzogna la solitudine. La verità, anche quando costa fatica, va accolta perché libera il cuore e rigenera la comunione.

Un ragazzo mi ha inviato una lettera dopo che era stato trasferito in una nuova fraternità con scritto: «Nella nuova casa non ho trovato l’amicizia vera perché non c’è più nessuno che mi dice le mie povertà». L’amicizia è un dono grandioso se c’è la verità.

Qualche volta l’amore può chiedere un rimprovero, chiedere di dire le cose che vedi per correggere un fratello: anche questa è amicizia! Non dire più niente è pigrizia, è menefreghismo, è indifferenza, sei morto tu e fai morire gli altri.

Proprio perché vuoi bene allora ti scomodi; sarebbe più facile dire: «Non tocca a me», voltare lo sguardo da un’altra parte e andartene, e invece questa è vigliaccheria.

ami3Non puoi aspettare che sia sempre l’altro a fare il primo passo, ma incomincia tu: dona un gesto, un sorriso, una parola, fai un piacere, un favore. Rendi bella e vera la vita realizzando l’amore nelle piccole cose.

Imparate a dialogare e non a criticare, e tanto meno a tacere con quel mutismo che sa di cimitero, di forzatura, di violenza interiore. Bisogna imparare ad essere onesti ed umili per vivere la verità che ti apre al dialogo e all’amicizia.

Bisogna imparare a non criticare, a non parlare negativamente di chi ci è accanto perché questo genera distacco, allontana invece di unire, genera il male invece che il bene.

Quando qualcosa non va bisogna avere il coraggio di venirsi incontro e parlare in modo da creare un’amicizia leale, vera, che crea unità. Ho visto che le più belle amicizie sono quelle nate dal parlarsi sinceramente e schiettamente, a volte senza mettersi troppi “guanti”. Quando sarete capaci di parlarvi guardandovi negli occhi in modo leale, trasparente, nasceranno tra voi quelle amicizie forti dal sapore di libertà e verità.

Madre Elvira