Roberto e Maja

 

majaSiamo in cammino come famiglia dal 2013 e abbiamo tre figli: Antonio, Marta e il piccolo Andrea, che è tornato al Padre celeste ancora prima di venire al mondo.  Io, Roberto, avevo il desiderio di incontrare una moglie in Comunità e di viverci per sempre, ma Dio aveva altri progetti. Il cammino comunitario mi ha dato tanto, tutto. Mi ricordo ancora quanto ho pianto con Madre Elvira prima di uscire dalla Comunità, consapevole del tesoro che stavo lasciando e senza ancora sapere bene dove stessi andando, ma ero sicuro che quella era la volontà di Dio. Uscivo con la sola convinzione che non Lo avrei mai più abbandonato, e questo mi dava serenità e pace.

La scelta di andare a vivere lontano dai luoghi nativi, pur avendo una relazione bellissima con la mia famiglia, mi ha certamente aiutato a iniziare una nuova vita lontano da pregiudizi e ricordi, e a vivere la mia fede in libertà, tra l’altro in prossimità della Comunità. Dio aveva preparato un bel regalo per me e così, essendo testimone di nozze di un caro fratello in Cristo, ho incontrato Maja, croata, che aveva vissuto una vita opposta alla mia. Dio aveva preparato il suo cuore “a pennello” per me. Pur essendo molto diversi, Dio ogni giorno ci ha fatti sempre sentire l’uno per l’altro. Oggi viviamo in Francia per motivi di lavoro e ringraziamo ancora una volta il Signore perché siamo partiti dall’Italia con la sola e unica certezza che avevo quando sono uscito dalla Comunità: avere Dio con noi!

Voglio ringraziare due persone che non ho mai ringraziato abbastanza, mio padre e mia madre, che ancora oggi sono legati e fedeli alla Comunità, perché mi hanno fatto sentire sempre la loro vicinanza. Senza il loro supporto spirituale e il cammino che hanno percorso parallelamente al mio, non avrei potuto essere dove sono. Ogni tanto mi viene da pensare come sarebbe stata la mia vita senza l’incontro con Dio. La mia risposta è: morte! Ringrazio Dio, dal profondo del cuore, per avermi fatto vincere il primo premio alla “lotteria ultra milionaria” della vita: l’incontro con Madre Elvira e con la Comunità. 

Io, Maja, mi sento privilegiata per il fatto di testimoniare la risurrezione nella mia vita quotidiana. Se qualcuno mi avesse detto dieci anni fa che nel futuro avrei vissuto in Francia, con la mia famiglia, sposata con un italiano, avrei detto che si trattava di un pazzo. Invece, il Signore mi ha guidato passo dopo passo, ogni giorno. Quando il Signore mi ha fatto incontrare Roberto, nella mia testa gridavo un grande “no!”, ma il cuore aveva scelto e il “sì” è stato più forte. Alla fine tutti i miei “no” sono diventati dei grandi “sì”. Lasciando i miei genitori, gli amici, il lavoro, la “mia” Croazia, la mia casa... ho sofferto, ma il Signore mi ha preparato le strade, i luoghi e le persone: ha pensato a tutto! Quando abbaimo dovuto trasferirci qui, ho vissuto un momento veramente difficile: mi staccavo da un paese dove avevo iniziato una nuova vita e arrivavo in uno la cui lingua non parlavo e non capivo. Inoltre non avevo amicizie e vita sociale, e per finire ho avuto anche problemi di salute. Ma il Signore è veramente grande, e ha trasformato tutto.

Ci ha fatto conoscere attraverso la vita parrocchiale delle famiglie cristiane con le quali ci ritroviamo a pregare e a condividere gioie e dolori, mantenendo viva la nostra fede e sostenendoci nella carità. Roberto e io abbiamo ripreso la vita matrimoniale con più grinta e gioia, e praticamente il nostro matrimonio è rinato, il nostro cammino di santità ha ritrovato la sua strada. Ringrazio Dio per la grazia di mio marito, stupendo in ogni senso, per la nostra famiglia, per la sua presenza in mezzo a noi. Senza Dio nulla sarebbe stato possibile. Lode e Gloria a Dio!