roberta gabri

 

La Comunità ci ha proposto la preghiera non solo come “terapia” al momento del bisogno, ma come nutrimento per continuare a stare bene. Questo insegnamento ci ha aiutato nel matrimonio, nella vita di coppia e ci aiuta anche oggi nel ruolo di genitori.

Abbiamo capito che “pregare per continuare a stare bene” non è un’illusione da telefilm, ma è una scelta, un partecipare attivamente; sono gesti concreti di bene che, pregando, riconosci dentro di te e non vuoi più smettere di vivere. Quando alla sera chiediamo ai nostri figli cosa vogliono pregare, loro ci rispondono: «La Coroncina della Divina Misericordia». Ripetere quelle parole ci unisce: si calmano le tensioni della giornata, i nostri figli piano piano scendono dal letto e vengono in braccio a noi; poi, spontaneamente ci chiediamo scusa (e di solito iniziano loro) facendoci sorridere e a volte commuovere per la semplicità con la quale si perdonano.

Conserviamo nel cuore le parole che Madre Elvira ci ha detto prima di sposarci: «Ditevi la verità, ascoltatevi, perdonatevi... con la preghiera tutto è possibile!». Questo per noi significa “stare bene”: perdonare tutto e perdonare sempre; e non importa come si arriva al perdono, non importa la litigata né il nostro peccato, ma importa andare a dormire con il cuore in pace.