Da Spinetta

SPINETTA1Spinetta, fraternità "Ambra Maria" 

Tempo di Quaresima, aprile 2020

 

Stiamo vivendo un tempo particolare. Ci sono sempre le gioie e le lotte comunitarie, e la vita va avanti nonostante il virus. Sento che la Comunità mi ha preparata bene per vivere questo momento, perché ho imparato a stare bene con me stessa e così posso vivere bene anche rimanendo nello stesso luogo con le stesse persone. Mi mancano tanto gli amici della casa, le adolescenti del gruppo "Il sogno di Dio per me" e il fatto di accogliere delle ragazze nuove, perché portano sempre vita in casa. Vedo però, che comunque cresciamo e, cerchiamo di essere creative nell’amare e nel portare gioia. C’è tanta unità, tanta cura nelle pulizie e nell’orto, ma soprattutto tanta gratitudine, perché Dio è stato veramente buono con noi. Abbiamo la possibilità di pregare, l’amicizia, il lavoro, il cibo e l’acqua calda. Il Signore ha reso le mie “difficoltà” molto più leggere e ha seminato in me il desiderio di donarmi. Joy

Per me questo periodo del coronavirus è una crescita nella fede. La Comunità mi sta aiutando a pregare per gli altri e a non essere egoista, ma ad aprire i miei occhi su tutto il mondo e ad essere generosa con tutti. Vedo che Dio è con noi, perché anche in questi giorni arriva tantissima provvidenza e abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno e anche di più! Dio è un padre buono e generoso. Ho iniziato ad apprezzare di più il dono della Comunità. Noi insieme lottiamo, viviamo, piangiamo, sorridiamo e preghiamo. Abbiamo imparato a vivere una vita semplice. Quando qualcuno non sta bene, noi ci siamo l’una per l’altra. È bello avere una grande famiglia così. Sono contenta di vivere questo tempo in Comunità con fiducia, fede e speranza. Jenny

SPINETTA2In questo periodo del coronavirus mi rendo sempre più conto del dono della Comunità. Il mondo sta soffrendo e lotta e a volte non mi sembra neanche reale quello che sta succedendo. In fraternità si sente che è un momento più difficile, non ci sono gli ospiti, non si va al rosario camminando o a fare delle commissioni e non si possono vivere certi incontri comunitari. Però, la vita in Comunità non si ferma! Ho il dono di poter andare sempre al lavoro: in cucina, fuori, in orto o in stencil. Quante famiglie si trovano adesso in situazioni economiche difficili. Non sanno più cosa fare a casa e non hanno il dono di un giardino dove andare a fare due passi. Mi sento fortunata, perché la Comunità mi dona pace e il lavoro mi aiuta a sentirmi soddisfatta e a guardare oltre. Soprattutto, la presenza di Dio in casa mi dà forza e voglio credere che per Dio, una situazione come questa può diventare un dono. Grazie alla Comunità imparo a conoscere l’importanza del dialogo e dell’amicizia e penso che così l’umanità può scoprirlo. In casa cerchiamo di essere positivi e creativi, perdonandoci a vicenda. I giochi, i momenti di scenetta o quando cuciniamo tutte insieme mi aiutano a vivere la semplicità e la gioia. Sento la responsabilità di pregare per chi è meno fortunato e ha una croce più pesante. Sicuramente è un momento dove cresco nella gratitudine. Grazie alla Comunità per quello che mi insegna e per affrontare anche meglio questo momento di paure e insicurezze con tanta fede e fiducia in Dio. Mariella

SPINETTA3Carissima famiglia cenacolina e amici, voglio raccontarvi come in questo periodo sto vivendo questo tempo. Sono preoccupata per come stanno andando le cose fuori, ma ringrazio tutti i giorni di non avere un Dio che mi fa paura come quando ero piccola e aspettavo con la mia famiglia (vengo da una famiglia abbastanza particolare) la fine del mondo. Oggi ho incontrato Gesù e Dio lo chiamo "papà" e cerco di pregare di più per chi è solo, o affronta questo momento difficile senza sapere di potersi affidare a qualcuno più grande e più forte. Grazie alla Comunità e a Madre Elvira che mi ha detto da subito “Non avere paura, Dio è Amore”. Cerchiamo di trasmettere la fede in casa, anche con gioia ed è bello cercare unità e amicizia, e fare più famiglia tra noi. Daniela

Ciao a tutti! Posso dire che qui non ci si annoia mai, la creatività non ci manca e oltre tutto siamo abbastanza unite fra di noi in casa. Questo tempo delicato e particolare che stiamo affrontando mi mette alla prova e, a volte, non mancano le tentazioni sul fatto che dovrei essere a casa con la mia famiglia per poter star loro vicino. Certo, loro sono importanti ma, vivendo la quotidianità, mi accorgo della bellezza e dell’importanza delle parole “casa”e “famiglia”. Grazie alla famiglia del Cenacolo, ho scoperto che la casa non sono solo le quattro mura, ma il luogo dove stai bene e qui io sto bene. Vivo il presente con fiducia, e guardo al futuro con speranza e nel frattempo non mancano momenti di gioco e divertimento pur essendo informati su cosa accade nel mondo e prendendo le giuste precauzioni per evitare di ammalarsi. La cosa più bella è rendermi conto di non essere mai sola e di sentirmi protetta e amata dalla Comunità. Sento tanto la presenza di Dio che è così buono tanto da non farci mancare mai niente e, mi stupisce soprattutto di questi tempi avere la fortuna di poterlo trovare ogni giorno in cappella nel Santissimo Sacramento e poter pregare anche per tutti coloro che sono affetti da questo virus. Loredana

SPINETTA4Non vi nascondo una certa preoccupazione per il numero di casi nel mondo e nel vedere come tutto intorno a noi è precario. A volte penso, in particolare, al mio papà che lavora in un ambiente ospedaliero e a chi ho conosciuto e so che è più a rischio. In fraternità a Spinetta, anche se questa non è sempre facile, ci siamo abituati abbastanza a mantenere le adeguate distanze. Ciò che più mi spinge a vivere questa novità è vedere come ricerchiamo delle idee creative per fare le cose, le stesse di prima, solo in modo diverso. Abbiamo iniziato a fare il rosario camminando in giardino, a “fare più famiglia” preparando “sketch” per sdrammatizzare e ridere insieme. Tutto questo ci aiuta a fare più attenzione alla casa e a essere unite nel compiere ognuna la sua parte nel portare gioia, ma allo stesso tempo anche nel essere responsabile della salute altrui. Mi rendo conto di quanto sia un dono godere della presenza del Santissimo e di come deve diventarlo anche per le persone fuori attraverso la nostra preghiera. Penso che nonostante la situazione sia grave, e da non sottovalutare, questa possa essere una possibilità in più per noi e per l’umanità intera di ritornare a Dio e ai valori più veri come il valore della famiglia. Mi fa pensare come l’uomo, anche nella scienza e nella medicina, senza Dio sia troppo debole. Ringrazio Dio per tutti coloro che anche in questo tempo provvedono a noi. Maria

Ciao a tutti sono Youmna, non ricordo più da quanto tempo non ho vissuto una quaresima così concreta di sacrificio come questo tempo del coronavirus che ha reso questo momento di croce più vero e più vissuto! A Spinetta siamo molto unite, c’è un ambiente familiare che molti di noi non hanno mai avuto e fa bene al cuore! In mezzo al dolore, cerchiamo di vivere la gioia nella creatività di inventare spesso dei modi simpatici e divertenti per portare allegria e tirare su la casa di morale, attraverso scenette, corsi di cucina, momenti di ginnastica … e non manca anche lo spazio ai dialoghi profondi, all’aiuto fraterno, e ai momenti intensi di preghiera! Il nostro grande dono di avere Gesù in cappella deve allargarsi all’umanità che non ha questa possibilità di andare nelle chiese a pregare, allora portiamo tutto il mondo ferito davanti a Lui! Gesù, grazie per il grandissimo dono del Santissimo: ti affidiamo tutta l’umanità, le nostre famiglie, amici e benefattori, soprattutto tutti i medici e gli infermieri malati e sofferenti in tutto il mondo! Youmna