Pentecoste a Saluzzo! |
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Saluzzo, Casa Madre.
Solennità di Pentecoste 2018
Domenica mattina, in una giornata semiprimaverile, sono iniziati i festeggiamenti della Pentecoste a Saluzzo. Il tendone era pronto già dalla sera prima, il palco con l’altare i fiori e la meravigliosa icona della discesa dello Spirito Santo dava lustro a tutti i preparativi. Per la Comunità, la Solennità di Pentecoste ha sempre avuto un significato particolare: è il giorno in cui Maria e gli Apostoli sono usciti dal cenacolo per testimoniare la risurrezione di Gesù, senza paura, con il coraggio e la forza dello Spirito Santo.
Per noi, oggi, rappresenta il giorno in cui le sorelle, i fratelli consacrati e i sacerdoti rinnovano il loro sì al Signore, attraverso i voti di povertà, castità, obbedienza, servizio e amore ai poveri, secondo il carisma della Comunità Cenacolo e in sottomissione filiale alla Santa Chiesa Cattolica. A mano a mano che il tendone si riempiva, si respirava sempre di più il clima della festa. La giornata è iniziata con i canti di accoglienza dedicati allo Spirito Santo, per entrare nel vivo della Pentecoste.
Quando il tendone era quasi pieno, Don Michel ha posto Gesù Eucaristia sull’altare, iniziando la preghiera del Santo Rosario, che ha preparato i nostri cuori alla Santa Messa. A presiederla è stato il Vescovo Emerito della Diocesi di Saluzzo, S.E.R Mons. Giuseppe Guerrini, concelebrata dai nostri sacerdoti: don Massimo Marchi, don Massimo Rigoni, don Michel e padre Stefano.
Abbiamo vissuto questa giornata in comunione spirituale con le altre fraternità in tutto il mondo: don Andrea e don Ivan e alcuni fratelli a Vrbovec, don Eugenio e i fratelli dell’America Latina a Bahia, le suore in Perù e in Liberia. La processione è stata emozionante con tutte le sorelle che rinnovavano i voti temporanei e altre, quelli perpetui. Era bello anche avere con noi la presenza di suor Aurelia, una fra le prime collaboratrici di suor Elvira.
Nell’omelia Mons. Guerrini ci ha detto che è sempre difficile trovare le parole per definire lo spirito Santo, e quindi si parla tanto, troppo. È stato forte poi, quando ha ricordato, come tanti anni fa, Madre Elvira ci insegnava a invocare lo Spirito Santo in ogni occasione, prima di iniziare a pregare, nelle difficoltà, prima di ogni decisione, e anche prima di condividere con i fratelli, insomma lo Spirito Santo andava invocato perché guidasse le nostre vite!
Tutta la celebrazione è stata ripresa dalle nostre telecamere in maniera da rendere partecipi Madre Elvira e le nostre missioni. Al termine della Santa Messa, dopo qualche canto gioioso, c’è stato il pranzo: ringraziamo la Divina Provvidenza per aver offerto il pranzo a più di cinquecento persone!
Il programma del pomeriggio è ripreso con canti e balli, per poi proseguire con “l’ora della Misericordia”. Nell’adorazione eucaristica, dopo aver recitato la coroncina della Divina Misericordia, anche i fratelli e i sacerdoti hanno rinnovato i consigli evangelici di povertà, castità, obbedienza, servizio e amore ai poveri davanti a tutti i presenti. Quindi, padre Stefano ha invitato all’altare palco tutte le diverse realtà della Comunità, invocando su ciascuna lo Spirito Santo.
Si sono susseguiti i ragazzi e le ragazze, i missionari servi per amore, le suore missionarie della risurrezione, i sacerdoti e i fratelli consacrati, le famiglie cenacoline ed infine, il gruppo di “Accogliere la vita”, che si prende cura dell’affido dei minori. Abbiamo terminato la giornata con numerose testimonianze di vita da parte di tanti ragazzi, famiglie, missionari: un’occasione per ascoltare con il cuore aperto quello che la Comunità opera attraverso lo Spirito Santo in tanti cuori.
Ci siamo salutati, arricchiti da una giornata trascorsa nella preghiera e nell’amicizia, uno di quei momenti di festa comunitari che scalda il cuore e ci dona tanta speranza e fiducia per il nostro cammino.
Grazie Madre Elvira, perché ci hai insegnato a vivere la vita, invocando lo Spirito Santo, affinché possa guidarci nelle gioie e nelle difficoltà giornaliere! Grazie Madre, per i tanti sì che sono nati attraverso quest’opera, suggerita dallo Spirito Santo al tuo cuore. Ti vogliamo bene ASSAI
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