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04Lunedì, 26 marzo 2018

Carissimi tutti, prima di tutto scusate per il ritardo... ma credetemi che in questi giorni in America - come credo ovunque - si corre a buon ritmo!

Prima di tutto vi condivido la gioia di essere tornato qui in America insieme a don Michel.
Sono stato molto toccato dall’accoglienza; era una sorpresa più o meno per tutti, pochi sapevano del mio ritorno, ma appena ci hanno visto arrivare ho sentito proprio tanto affetto e amicizia. In queste settimane di quaresima, come ogni anno, stiamo vivendo il dono di portare in diverse parrocchie ed eventi le “Stations of the cross”, dove rappresentiamo dal vivo la via crucis.

Quest’anno finalmente, dopo anni di miglioramenti e di attese, siamo riusciti ad arrivare con un “prodotto tutto nostro”, nel senso che abbiamo scritto tutti i testi delle riflessioni e le preghiere di tutte le stazioni e abbiamo anche composto tutta la musica. Un bel dono, prima di tutto per i ragazzi coinvolti. Il cammino comunitario ti fa riscoprire i doni voluti da Dio per noi, te li fa mettere in pratica e fa che portino frutto.
03Mi tocca sempre vedere la creatività americana, anche la passione che ci mettono; nella loro semplicità, non si stressano mai troppo, ma ce la fanno sempre! Abbiamo avuto il dono di rappresentare le "Stations of the cross" in diversi luoghi, tra cui la parrocchia "Sacred Heart", che fa sempre un po’ da "rompi ghiaccio": infatti, ci dà l’opportunità di mettere tutto “in quadro”, prima di tutto i cuori, dato che le emozioni del palco sono sempre forti, e poi anche la parte tecnica. Poi, come sempre, siamo stati invitati al Congresso Eucaristico di Jacksonville, un evento nazionale a cui partecipano sempre migliaia di persone e tante vengono proprio per vivere questo momento di preghiera con noi.

La settimana scorsa siamo stati in Alabama per festeggiare l’ottavo anniversario della casa. Una settimana di bei preparativi, preghiera e amicizia. Abbiamo festeggiato nella solennità di San Giuseppe, giorno in cui otto anni fa Madre Elvira, padre Stefano e Bishop Baker inauguravano l’apertura della casa. Toccanti le parole di Monsignor Chielin, che ricordava con commozione come Madre Elvira lo incoraggiasse a sorridere.

02Il venerdì abbiamo rappresentato le “Stations of the cross” proprio davanti al Santuario del Santissimo Sacramento confinante con la nostra proprietà. È stato tutto molto toccante per il clima di preghiera e di silenzio grazie anche alla presenza delle Suore di clausura del convento; era bello vedere quanti amici e conoscenti sono venuti per pregare con noi.

Il Sabato abbiamo poi festeggiato la festa della casa con tutti gli amici e alcuni familiari dei ragazzi.
Abbiamo celebrato la Messa presieduta da Bishop Baker, uomo scelto da Dio per portare la nostra Comunità negli Stati Uniti. Durante la Messa ci ha parlato di come la Comunità sia arrivata qui in America, di Madre Elvira e poi di come siamo arrivati in Alabama, delle difficoltà iniziali e soprattutto di come abbiamo imparato da San Giuseppe ad accogliere la volontà di Dio, nel silenzio, essendo capaci di ritornare sui nostri passi e cambiare le nostre idee. Subito dopo abbiamo rappresentato il balletto delle maschere, prima dai ragazzi e poi dalle ragazze, in modo da testimoniare come nel cammino comunitario grazie alla preghiera riusciamo a vincere la lotta contro tutte le maschere che ci hanno tolto la libertà, diventando finalmente liberi, felici ed armoniosi.

01Alla domenica mattina, giorno della domenica delle Palme, siamo stati invitati dalle suore di clausura dello Shrine: era la prima volta che le incontravamo tutti insieme. Un momento di condivisione e testimonianza dove alcuni di noi hanno testimoniato in semplicità quello che stanno vivendo in Comunità. Anche in Alabama tutto cresce, tante persone passano in Comunità per “celebrare” la nostra vita risorta e per respirare quella sana aria fresca che si sente e tocca tanto i cuori.

Ieri abbiamo rappresentato le Stations of the Cross allo Shrine di Nostra Señora de la Leche, qui in Saint Augustine. Negli ultimi tre anni abbiamo ricevuto il dono di poter vivere e portare questo momento di preghiera qui in questo santuario che ricorda il luogo dove si è celebrata la prima Messa, che è anche il luogo che Dio ha scelto per la nostra Comunità… un bel dono, una bella lotta contro il tempo, che ci ha benedetti con un po’ di pioggia ma che non ci ha fermato, e neanche chi è venuto a vederci per pregare con noi… anzi, direi che forse forse è stato tutto vissuto con più profondità.

Ringraziamo il Signore per la benedizione di questo tempo di Quaresima;07 ci ha chiamato a farci suoi strumenti per portare il messaggio della sua morte in croce, in vista della Risurrezione... proprio perché sa il bisogno che abbiamo noi per primi di conoscerlo meglio, di farci più vicini a Lui perché la sua Misericordia possa abbondare in noi e ci possa far risorgere a vita nuova. Ringraziamo per tanta amicizia e supporto da parte di tantissime persone che si sono rese disponibili per accompagnarci e sostenerci nella preghiera.

Ringraziamo Bishop Baker, uomo scelto da Dio per portarci qui in America e per salvare molte vite in questa terra… per Monsignor Chielin, amico fedele e guida spirituale di tanti ragazzi nelle nostre e case. E ringraziamo per tutto l’impegno messo in questo tempo da tanti di noi, per tutto ciò che è stato offerto, sofferto, sudato e maturato in questo tempo, perché tutto diventi benedizione per le nostre vite, per i nostri cammini e per coloro che si sono lasciati toccare nel cuore da questi momenti di preghiera profonda.

Vi ringraziamo e vi chiediamo preghiere: che il Signore, attraverso l’intercessione di Maria e di San Giuseppe, benedica e guidi i nostri cammini e il cammino della nostra Comunità in questa terra.
Un abbraccio di cuore da parte di tutti i ragazzi e le ragazze della Comunità Cenacolo in America!!!