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Domenica      

  Mi impegno ad aiutare

chi è più in difficoltà

e a fermarmi

davanti ai senzatetto

19 marzo 2023 - IV DOMENICA DI QUARESIMA         

Vangelo Gv 9, 1-41
+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: "Va' a Sìloe e làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov'è costui?». Rispose: «Non lo so».

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Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l'età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l'età: chiedetelo a lui!».

Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l'ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell'uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane».

Parola del Signore

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 COMMENTO DEL VANGELO

 

 

 

Lunedì               

 

DAL CUORE DELLA COMUNITA'

 

SPUNTI DI RIFLESSIONE

      - Sono cieco di fronte ad una persona in difficoltà?    
      -  Riesco a reagire quando vedo una situzione brutta o faccio finta di niente?     
      - Ripenso a dei momenti in cui sono riuscito/a a non essere indifferente.   
 
 
Qui sotto riportiamo delle brevi testimonianze di ragazzi, ragazze, consacrate, missionari...
 
 

 

 

Martedì            

 

UNA SCINTILLA DI LUCE DI MADRE ELVIRA

 

Madre  1995 con rosario  

Da parte nostra una grande convinzione e consapevolezza della responsabilità che abbiamo di aiutare l'altro ad entrare nella luce, nella verità; perchè la luce e la verità non sono un'idea nostra, un piacere nostro, far del male ad una persona dicendogli che non si sta comportando bene perchè a noi dà fastidio. No! Vogliamo farle il servizio di trasferirlo dalle tenebre alla luce! Dobbiamo essere convinti di questo!

Anche perchè non siamo mai arrivati e il Signore si serve di chi vuole e quando vuole per illuminare i nostri occhi davanti ad una condizione di vita, che magari a noi sfugge in quel momento!

Dobbiamo essere disposti a nostra volta ad accogliere l'aiuto degli altri, quindi ad un certo momento dobbiamo accettare che l'altro ci aiuti, così per noi, dev'essere per tutti questo servizio di liberare un fratello da una catena, dall'ipocrisia, dalla non-verità, dalla paura della verità. Ogni giorno dirci: "voglio vivere nella verità! Voglio vivere nella luce!"

 

 

Mercoledì         

 

DALLE PAROLE DI PAPA FRANCESCO

 

PAPA4

 

A volte guardiamo gli altri come oggetti, da usare e scartare. In realtà, questo tipo di sguardo acceca e fomenta una cultura dello scarto individualistica e aggressiva, che trasforma l’essere umano in un bene di consumo. Nella luce della fede sappiamo, invece, che Dio guarda all’uomo e alla donna in un altro modo. Egli ci ha creati non come oggetti, ma come persone amate e capaci di amare; ci ha creati a sua immagine e somiglianza .

Chiediamo, dunque, al Signore di darci occhi attenti ai fratelli e alle sorelle, specialmente a quelli che soffrono. Come discepoli di Gesù non vogliamo essere indifferenti né individualisti. L’armonia creata da Dio ci chiede di guardare gli altri, i bisogni degli altri, i problemi degli altri, essere in comunione.  Vogliamo riconoscere in ogni persona, qualunque sia la sua razza, lingua o condizione, la dignità umana. Guardare il fratello e tutto il creato come dono ricevuto dall’amore del Padre suscita un comportamento di attenzione, di cura e di stupore.

Possa il Signore “restituirci la vista” per riscoprire che cosa significa essere membri della famiglia umana. E possa questo sguardo tradursi in azioni concrete di compassione e rispetto per ogni persona e di cura e custodia per la nostra casa comune.

(Papa Francesco, Udienza del 12 agosto 2020 - Fonte: www.vatican.va)

 

 

Giovedì             

 

ALLA SCOPERTA DI...

UN'AMICO "SANTO" CHE HA SAPUTO VEDERE

 

 
     
     
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Venerdì            

04

pregata al Night in Christ del 1 aprile 2017

 

Versione audio:

 

Prima Stazione

Prima stazione: GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 23-24)
I sommi sacerdoti, le autorità e il popolo insistevano a gran voce, chiedendo che Gesù venisse crocifisso. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.

Intenzione:
Ti prego Signore Gesù per tutte le persone costrette a vivere una vita indegna e disagiata, per le vittime della guerra, per i profughi e tutte le vittime dell'ingiustizia sociale, per gli uomini che sono ingiustamente condannati a vivere da esiliati e lontani dalle loro famiglie.
Signore Gesù guidali, confortali, sostienili nel cammino perché nell’incontro con Te possano trovare pace.

Padre nostro

 

Seconda Stazione


Seconda stazione: GESÙ È CARICATO DEL LEGNO DELLA CROCE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 31)
I  soldati,  dopo  aver  schernito  Gesù,  lo  spogliarono  del  mantello,  gli  fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.

Intenzione:
Ognuno di noi ha la propria croce. Fatichiamo spesso a portarla e ancora di più ad accettarla. Spesso vedendo il male mi chiedo:   “Ma perché Dio, che tutto può, permette queste cose?”; “Perché non può vincere il dolore con una vittoria trionfale, perché mi lascia sola?”. Papa Francesco ci ha detto che la vittoria di Gesù "è una vittoria umile, che passa attraverso il fallimento e ci aiuta a fortificare la nostra fede, ci rende liberi e capaci di dire il nostro sì alla volontà di Dio".
Gesù aiutami e aiuta tutti i giovani a portare e ad accettare la propria croce.

Padre nostro

 

Terza Stazione


Terza stazione: GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 28-30)
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce il mio peso leggero.”

Intenzione:
Signore Gesù dopo esser stato flagellato e coronato di spine ora cadi sotto il peso della croce. Grazie perché mi insegni che la caduta è una parte della vita da affrontare, da vivere e da cui si può imparare. Perdonami  per quando il mio orgoglio mi impedisce di chiedere scusa e di rialzarmi. Perdonami per quando non riesco ad affidarti le mie cadute e cerco ancora delle scuse al di fuori di me. Ti prego Signore aiutami ad accogliere le piccoli croci della vita con amore, ma soprattutto quando cado donami l'umiltà di rialzarmi subito e di tornare a Te.
Ti voglio pregare specialmente per i giovani che di fronte alle difficoltà della vita di oggi non trovano il motivo di perseverare nelle lotte di ogni giorno.

Padre nostro

 

Quarta Stazione


Quarta stazione: GESÙ INCONTRA SUA MADRE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 25-27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Intenzione:
Gli occhi di Gesù incontrano gli occhi di Maria sua madre. La sua presenza fedele, il suo amore, gli danno sostegno, coraggio per proseguire il cammino. E' un incontro breve, di un intenso dolore ma di un'estrema tenerezza e dolcezza. Gesù e Maria si fondono in un unico cuore colmo d'amore, quell'Amore che abbraccerà sulla Croce tutta l’umanità. Grazie Gesù per il dono di tua Madre che veglia sul nostro cammino: in Lei troviamo consolazione e conforto, la strada che conduce a Te. Ti preghiamo Maria per tutte le mamme che soffrono per la perdita di un figlio, per le mamme che assistono i figli malati, carcerati e per quelle che piangono per i figli smarriti. Infondi loro il coraggio di stare accanto alla croce come facesti tu con il tuo caro Gesù. Insegnaci o Madre ad amare i nostri figli accogliendo con fiducia il progetto e la volontà di Dio su di loro.

Padre nostro

 

Quinta Stazione


Quinta stazione: SIMONE DI CIRENE PORTA LA CROCE DI GESÙ

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo Marco (Mc 15, 20-22)
Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna,  padre  di  Alessandro  e  di  Rufo.  Condussero  Gesù  al  luogo  del Gòlgota, che significa “luogo del cranio”.

Intenzione:
Simone di Cirene viene costretto dai Romani a portare la croce di Gesù: questo incontro inatteso diventerà per lui un dono di conversione; tant’è vero che l’evangelista Marco citerà i nomi dei figli di quell’uomo divenuti cristiani.
Anche oggi incontriamo il Cireneo: in chi si prende cura di un malato, in chi condivide gratuitamente la sua vita per alleviare il dolore dei poveri, in chi sa donarsi agli altri caricandosi il "peso" delle difficoltà e delle sofferenze altrui. Grazie perché la carità verso i poveri ci apre al cammino della conversione, ci aiuta ad avere il coraggio di andare oltre le sole necessità materiali e ci chiede di affidarci al Padre, donando noi stessi e divenendo così partecipi dell'amore di Cristo per tutti. Signore, donaci di riconoscere che è una grazia poter condividere la Croce degli altri per sperimentare così che siamo in cammino con te.

Padre nostro

 

Sesta Stazione


Sesta stazione: LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 2-3)
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che conosce il patire.

Intenzione:
Signore Gesù la Veronica ha asciugato il tuo volto pieno di sofferenza e di dolore. E' stata una donna coraggiosa, ha compiuto un gesto di bontà e di tenerezza nato spontaneo nel cuore! Ha vinto la paura del giudizio degli altri, ha fatto vincere l'amore!
Ti ringraziamo per tutte le persone che si sono fatte a noi vicine nei momenti difficili e dolorosi della nostra vita, che ci hanno donato preghiera, sorriso, consolazione, tenerezza, vicinanza.
Grazie  soprattutto  per  il  coraggio  di  tante  donne  missionarie  che  compiono quotidiani gesti di tenerezza e di bontà verso i poveri, vedendo in loro il tuo volto. Fa che i nostri cuori e le nostre mani si aprano ai più bisognosi, perché la carezza del tuo amore passi attraverso i nostri gesti di bontà, donando respiro all’anima e sollievo al cuore di chi è ferito e solo.

Padre nostro

 

Settima Stazione


Settima stazione: GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dalla lettera agli Ebrei (Eb 4, 15-16)
Non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.

Intenzione:
Signore Gesù cadendo sempre nelle stesse povertà, pur volendole cambiare, spesso ci scoraggiamo. Ti chiediamo perdono per quando non abbiamo piena fiducia che Tu puoi cambiare le nostre fragilità più grandi.
Aiutaci a sentire nel profondo che Tu ci sei sempre, che ci sei vicino anche nei momenti in cui cadiamo e ricadiamo. Ti preghiamo per chi ha toccato il fondo, per chi ha perso tutto, per chi si trova solo e disperato e fatica a ricominciare, per le famiglie divise, perché possano incontrare nel dolore della loro caduta la forza dell’amore di Dio che risolleva le loro vite e ridona speranza ai loro cuori.

Padre nostro

 

Ottava Stazione


Ottava stazione: GESÙ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 27-28)
Lo seguiva  una  gran  folla di  popolo  e  di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me ma piangete su di voi stesse e sui vostri figli”.

Intenzione:
Gesù, sotto il peso della Croce, hai accettato con forza, con dignità, con coraggio e con infinito amore, il tuo e il nostro dolore. Non chiedi alle donne che incontri la compassione per Te. A niente serve lamentarsi in modo sterile per le sofferenze altrui o per le proprie, ma bisogna pentirsi con verità dei propri sbagli e fare qualcosa di concreto per riparare gli errori fatti con i figli, con il marito, con il prossimo. Aiuta le famiglie Signore a uscire dal continuo lamento e dal giudizio gli uni verso gli altri. Aiutaci a vivere nella verità, a saper ammettere con onestà i nostri errori, a chiederci perdono, a ricominciare sempre da Te. Donaci il coraggio di staccarci dalla frenesia del nostro mondo, per rimetterci in "contatto" con Te attraverso la preghiera che ci fa ritrovare quella pace nel cuore necessari per vivere con Te tutto ciò che la vita ci offre ogni giorno.

Padre nostro

 

Nona Stazione


Nona stazione: GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dalla prima lettera di San Pietro apostolo (1Pt 2, 19-23)
A questo infatti siete stati chiamati, poiché: anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò  inganno  sulla  sua  bocca,  oltraggiato  non  rispondeva  con  oltraggi,  e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia.

Intenzione:
Grazie Signore Gesù perché con il tuo esempio ci insegni a sopportare con pazienza la sofferenza. Ci insegni che l'Amore non si ferma dinanzi a nessuna croce, difficoltà, caduta. Grazie Signore Gesù perché sei sempre pronto a rialzarci quando cadiamo.
Ti prego di aiutare in modo particolare tutte quelle persone che sono cadute più volte e sono tentate di pensare che non ce la faranno mai. Signore aiutale a rialzarsi, come hai fatto Tu.
Fa che l'amore per la vita e l'amore per le persone a loro care sia la forza per non mollare, per perseverare, per ricominciare!

Padre nostro

 

Decima Stazione


Decima stazione: GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 23-24)
I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica.

Intenzione:
Gesù ti preghiamo per tutti i bambini, bambine e giovani spogliati della loro dignità e dei loro sogni. Per tutti coloro che sono fragili, considerati diversi o inutili, messi a nudo da un mondo che non sa accogliere la ricchezza della diversità e la profondità di una sensibilità che viene dalla Croce. Gesù coprili e ricoprili Tu con il tuo amore, rivestili della Tua  misericordia e fa di noi braccia per accoglierli e riscaldarli, per accompagnarli nella vita, per ridare loro speranza e riaccendere i sogni che portano nel cuore.
Grazie Gesù perché sei vivo in ognuno di noi; fa che non ci spaventiamo dei sacrifici per farci vicini al nostro prossimo. Fa che la forza dell'Amore sia più grande di ogni dolore!

Padre nostro

 

Undicesima Stazione


Undicesima stazione: GESÙ È INCHIODATO ALLA CROCE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 22, 22-28)
Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Erano circa le nove del mattino quando lo crocifissero: e l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei giudei. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.

Intenzione:
Gesù hai subìto una tortura tremenda, mentre sei inchiodato alla Croce in molti ti deridono e ti provocano ancora, ma Tu anche nell’ora della prova più grande continui ad avere piena fiducia nel Padre. Ti preghiamo per tutti coloro che oggi sono torturati, umiliati e a volte crocifissi per la loro fede in Te. In molte terre e in diversi modi il male si abbatte su di loro semplicemente perché credono in Te, perché professano di essere tuoi figli. Che il Tuo amore per noi e la nostra fiducia in Te siano più forti di di ogni umana paura. Sostieni e consola questi nostri fratelli e sorelle cristiani tribolati e perseguitati: la loro fede viva e autentica, possa scuotere e risvegliare la nostra fede spenta, comoda e spesso seduta. Grazie Gesù perché non ci abbandoni mai e ti sei sacrificato per noi!

Padre nostro

 

Dodicesima Stazione


Dodicesima stazione: GESÙ MUORE IN CROCE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 24.44-46)
Quando giunsero sul luogo detto Cranio, là crocifissero Gesù e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”. Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.

Intenzione:
Signore, tutto hai portato a compimento. Morendo per noi stabilisci un’alleanza nuova  tra Te, il  vero  uomo  e  il  vero  Dio,  e  noi,  l’umanità  stanca e  debole, offrendoti completamente al Padre nel momento in cui la tua Croce s’innalza da terra verso il Cielo.
Grazie Signore Gesù perché ti sei caricato del peso del nostro peccato e l’hai assunto alla gloria divina, offrendo il tuo sacrificio come perla preziosa di amore e di misericordia. Il male credeva di aver sconfitto l’Amore, di aver soffocato la bellezza e disperso la speranza. Invece il peccato non ha avuto l’ultima parola!
Tu sei l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine.
Tu, Gesù Crocifisso, sei la speranza che non muore mai!

Padre nostro

 

Tredicesima Stazione


Tredicesima stazione: GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 57-58)
Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato.

Intenzione:
Dinanzi alla deposizione dalla Croce, dinanzi al dolore di Maria e alle sue lacrime, ti chiediamo Signore un cuore capace di soffrire con chi soffre, un cuore accogliente verso chi è più debole, umiliato e maltrattato. Aiutaci a chinarci sulle ferite e sulla morte dei nostri fratelli con rispetto, con amore e con fede.
Che la Chiesa sia come Maria, Madre che sa accogliere e abbracciare chi ha la morte nel cuore credendo nella potenza della Risurrezione. Tu Gesù ci hai chiesto di credere fermamente nella tua bontà promettendoci che le cose che ti chiediamo con fede si compiranno.
Ricorriamo alla tua Misericordia confidando che seppure grandi sono le nostre colpe e le nostre miserie,Tu ci perdoni sempre.

Padre nostro

 

Quattordicesima Stazione


Quattordicesima stazione: GESÙ VIENE POSTO NEL SEPOLCRO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 59-60)
Giuseppe, prese il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia.

Intenzione:
Tutto è compiuto. La vita del nostro Amico Gesù, è finita spezzata dalla violenza e dall'odio degli uomini. Il silenzio è assordante, le lacrime scorrono dagli occhi e dal  cuore.  Signore,  siamo  lì  con  te  e  con  Maria,  ai  piedi  della  Croce, contemplando il dolore che hai vissuto per salvarci.
Ci commuove la premura e il coraggio di Giuseppe di Arimatea nel chiedere a Pilato il tuo corpo, il quale, altrimenti, sarebbe finito in una fossa comune riservata ai criminali. Giuseppe, invece, insiste perché Tu possa ricevere l'onore della sepoltura.
Ti ringraziamo Padre per tutti coloro che in tutte le parti del mondo onorano i corpi dei defunti con una sepoltura degna. Grazie per chi prepara i corpi all'ospedale. Grazie per chi si occupa dell'accompagnamento dei defunti per la sepoltura. Grazie per tutti quelli che pregano per i defunti sconosciuti, abbandonati, morti da soli. Grazie perché sei con noi nella vita e nella morte.

Padre nostro

 

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Sabato              

 

RECITAL "MIRACOLI" (Medjugorje 2020)

 
Vogliamo offrivi, come spunto di riflessione, un video tratto dai recital degli anni passati
legato al tema della settimana in cui i ragazzi e le ragazze della Comunità
hanno rappresentato dei pezzi tratti dal Vecchio e Nuovo Testamento.

Buona visione!!

 

 

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