Saint Josephine Bakhita Mission, 21 agosto 2017
“Lasciate che i bambini vengano a me” (Mt 19,14)

Carissimi Madre Elvira, Padre Stefano e tutti,
grazie di cuore per le vostre preghiere per Nyanquoi e per la nostra missione che sono una benedizione di pace e di forza che ci accompagna e ci sostiene in questi giorni.

“Lasciate che i bambini vengano a me”: questo è il Vangelo che la Provvidenza ha scelto per il giorno del funerale di Nyanquoi e davvero l’Amore di Dio ci ha, ancora una volta, sorpreso e commosso perchè, questo ragazzo di 14 anni, aveva proprio il cuore puro e semplice di un bambino.

Nyanquoi fotoNyanquoi amava andare nella “bush” (la foresta) a cacciare gli scoiattoli, gli piaceva pescare nella palude e arrampicarsi sugli alberi per raccogliere le noci di palma da regalare ai vicini. Amava giocare con i più piccoli, quelli di 2-3 anni: li rincorreva, se li prendeva in braccio, poi si nascondeva per sorprenderli e di nuovo, sorridente, cominciare a rincorrerli... Era un semplice! La scuola non era il suo forte: con le lettere ed i numeri faceva tanta, tanta fatica, ma era un maestro della carità e del servizio. Era un gran lavoratore e quando gli chiedevamo un favore, come per esempio portare in cucina un sacco di carbone, non diceva mai di “no”.

La sofferenza fisica è arrivata improvvisa, ma lui ha portato la croce con tanto tanto coraggio e dignità. L’abbiamo portato in ospedale e, dagli esami, ci siamo accorti che aveva bisogno immediatamente di una trasfusione a causa di un’emorraggia interna. Alcuni di noi gli hanno donato il sangue e lo zio Marlon gli è stato vicino come un padre, ma non si poteva fare nulla.

Il giorno prima di andare in Cielo, Nyanquoi ha ricevuto il dono del Battesimo; nel pomeriggio alcuni di noi sono andati da lui in ospedale, recitavamo il Rosario accanto al suo letto e, in un momento, ha aperto gli occhi e ha detto: "Voglio pregare anch’io”. Ripeteva: "Ho sete, voglio bere” e sembrava di vedere Gesù sulla croce!

La mattina in cui è andato in Cielo, verso le 6:00, ha iniziato a parlare in dialetto, lo zio Marlon, che era con lui, gli ha detto: "Nyanquoi, parla inglese! Cosa dici?” e lui: “C’è mia nonna, è qui!”. È andato in Paradiso alle 6:30 e sicuramente sua nonna è venuta a prenderlo insieme alla Madonna. A casa, da due giorni, noi e i bambini pregavamo incessantemente il Rosario davanti a Gesù Eucaristia.

Cara Madre Elvira grazie, perchè ci hai insegnato a pregare! Grazie perchè ci hai sempre ripetuto che non bisogna avere paura della morte perchè Gesù è Risorto e c’è la Vita Eterna.

Abbiamo detto ai bambini che Nyanquoi ora è nella “bush” più bella e verdeggiante che si possa immaginare, che corre, si arrampica sugli alberi di cocco e, soprattutto, gioisce tra le braccia del Padre. L’assistente sociale, quando è venuto a trovarci, ci ha detto :”È strano, i bambini non piangono tanto”. È così: con Gesù il giogo è lieve ed il carico è leggero, con Lui non c’è la disperazione, c’è il dolore sostenuto e accompagnato dalla Speranza e dalla Fede.

Il 18 agosto, nel pomeriggio, il corpo di Nyanquoi è ritornato qui nella missione; ad accoglierlo, nella cappellina della “Casa di Ritiri”, c’eravamo tutti noi, tanti fiori della bush e, soprattutto, Gesù Eucaristia; abbiamo pregato la coroncina della Divina Misericordia ed il Rosario della Gloria. Piano piano sono arrivati tanti vicini che si sono stretti a noi con un affetto, un calore che ci ha sorpreso e commosso. Alla sera erano ancora lì, sotto una pioggia battente, per poter salutare e ringraziare Nyanquoi.

Il giorno dopo abbiamo celebrato il funerale nella “scuolina” della missione. Alla fine della Messa, presieduta da padre Ambrose, tanti amici si sono alzati per avvicinarsi alla bara, cantare, lodare il Signore e dare l’ultimo tributo a Nyanquoi. Gli amici ci hanno accompagnato anche al cimitero, che è un posto semplicissimo, qui vicino, in mezzo alla foresta; hanno cantato per più di due ore. È sorprendente: in Europa siamo noi del Cenacolo a cantare ai funerali, qui in Africa è la gente che ci insegna ad avere fede... che maestri meravigliosi che sono i poveri!!!

Grazie Gesù per il dono della fede, grazie per il dono degli amici; grazie Maria per la preghiera del Rosario che è un balsamo per il cuore; grazie Madre Elvira perchè ci hai insegnato a vivere. Grazie Nyanquoi perchè sei stato un grande dono, continua a pregare per noi dalla tua bellissima “bush” del Cielo.

Grazie ancora a tutti voi per l’amore e le preghiere, siete nei nostri cuori! Vi portiamo al Santuario e vi affidiamo alla Regina della Pace.


Vi vogliamo bene, we love you plenty OH!!!
La vostra famiglia liberiana