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Incontro dei "figli" del Cenacolo |
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Saluzzo, 5 gennaio 2025
Non siamo solo “ex” ma figli e figlie, fratelli e sorelle che desideravano da tempo tornare a casa. Questa la giornata che tanti di noi hanno vissuto domenica 5 a Saluzzo.
Ci siamo ritrovati intorno alle 9 a Casa Madre e, nonostante i soli 50 metri che ci separavano dalla cappella, abbiamo impiegato più di due ore per arrivarci, perché i saluti e la gioia di ritrovarsi erano più forti di qualsiasi programma.
Così abbiamo iniziato con il rosario e al termine la sorpresa di correre a fare un saluto a suor Aurelia: accanto a lei, nell’atrio di casa Madre, i primi figli, quelli che hanno vissuto gli iniziali 10 anni di vita della Comunità e tutti gli altri nel vialetto antistante: più passano gli anni e più la voce flebile di suor Aurelia, abituata a rimanere un passo dietro Madre Elvira, diventa la più preziosa testimonianza di chi ha visto nascere e crescere quest’opera di Dio. Tra le cose che ci ha trasmesso, ci ha ricordato che: “Madre Elvira non ha mai, neppure per un istante, cercato sé stessa ma ha sempre e solo voluto che i suoi figli potessero incontrare Dio”.
Dopo questo momento di commozione, siamo tornati in cappella, dove ci è stata offerta la visione di un video che riproduceva i momenti di vari incontri organizzati per gli “ex” in cui la madre stessa parlava ai suoi figli: questo momento, oltre alla gioia che sempre si rinnova nell’ascoltare la voce di nostra Madre, ci ha testimoniato l’amore che di anno in anno, di decade in decade, segue e conforta i figli che dopo l’uscita dalla Comunità devono iniziare la loro nuova vita nel bene.
Nel momento dell’omelia della Santa Messa una sorpresa: padre Stefano offre la parola a tutti i sacerdoti concelebranti perché ognuno possa lasciarci un pensiero e fra questi abbiamo la gioia di ascoltare don Pavol, un figlio della Comunità che è stato ordinato sacerdote in Slovacchia dopo aver scoperto e vissuto la sua vocazione in Comunità. La sua testimonianza di vita è stata un dono per tutti i presenti. Mi ha particolarmente colpito la risposta di madre Elvira quando il giovane Pavol ha trovato il coraggio per confidare alla Madre la scoperta della sua vocazione: “Bene, anche se adesso non puoi ancora confessare né celebrare la Messa, inizia a vivere subito il tuo sacerdozio: inizia a servire!”
Dopo il pranzo arriva il momento più atteso della preghiera alla tomba della madre: tutti a Pagno, inginocchiati accanto a padre Stefano, abbracciamo il luogo che conserva le spoglie di Madre Elvira, così come lei desiderava: essere presente in mezzo ai suoi figli, sepolta dove ha vissuto e dove la sua anima si è finalmente ricongiunta al suo Sposo e a tutti i ragazzi che l’hanno preceduta nel Cenacolo Celeste!
Grazie a tutti i figli della prima ora per aver desiderato e chiesto questo incontro, grazie alla Comunità per averci spalancato le porte, accogliendoci con gioia. E grazie alla Madre che nell’amore che sgorga dal suo cuore, ci tiene uniti e fratelli, generazione dopo generazione.
I figli e le figlie della Comunità
INCONTRO A SALUZZO