A MILANO CON MARIA! |
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"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome:
di generazone in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono."
(Lc 1,46-48)
Piazza Duomo, 13 maggio 2017
È difficile "iniziare" a raccontarvi ciò che accaduto grazie alla Divina Provvidenza senza l'emozione della "fine" per quanto vissuto.
Dopo che l’ultimo camion del recital è uscito da Piazza Duomo, dopo che le ultime transenne sono state tolte ed i milanesi hanno ripreso pieno possesso della loro piazza, noi ultimo gruppo di “cenacolini” ancora a lavoro dopo una notte e una mattina insonne per ripristinare la piazza come se nulla fosse successo, davvero ci chiediamo se tutto ciò che è successo è vero.
Se veramente noi, Comunità Cenacolo, assieme a sacerdoti, amici, genitori, abbiamo potuto testimoniare la nostra risurrezione dalle tenebre alla Luce, mettendo in scena “Credo in Gesù, nato da Maria” in questa piazza, davanti ad uno dei simboli più conosciuti e riconosciuti della cristianità.
La risposta è sì, e non solo grazie ai nostri sforzi, ai tanti genitori ed amici che hanno collaborato, a don Vittorio, ma soprattutto grazie a Maria.
È lei che ci ha portato sino a qui, spianandoci la strada, aprendo i cuori di tante persone, proteggendoci nei giorni caotici ed intensi di prove prima a Saluzzo, in Casa Madre, e poi nel montaggio e nell’allestimento in questa cornice unica.
Lo sforzo collettivo è iniziato mesi prima e si è intensificato da metà Marzo in poi, quando a Saluzzo sono arrivati i primi pezzi per montare quello che sarebbe stato il palco per le prove qui in Casa Madre, coinvolgendo sempre più persone, e poi in Piazza Duomo a Milano.
Da allora è stata una rincorsa in apnea perché ogni tassello andasse al proprio posto: i permessi e i certificati necessari, il dialogo con le autorità civili e religiose, la collaborazione con gli enti ed i partner coinvolti nel progetto. Ringraziamo Maria anche per come ha "sciolto" certi nodi burocratici ed organizzativi.
Milano, 9 - 12 maggio 2017 - I preparativi
Martedì mattina alle 4.30 siamo entrati con i tir in Piazza Duomo, in una Milano ancora insonnolita, i pochi passanti ci guardano incuriositi, e subito siamo operativi, così nel giro di poche ore il cantiere è già protetto ed il sagrato del duomo ha preso un aspetto insolito, occupato per buona parte dal palco in costruzione.
Giovedì a tetto montato abbiamo potuto già tirare un "mezzo" respiro di sollievo: il palco è quasi interamente finito, senza intoppi di sorta, e questa è già una concretezza che rassicura.
La Madonnina che ci guarda dalla guglia più alta del Duomo ci ha protetto fino a qui.
Anche riuscire a recitare qualche rosario nel bel mezzo del cantiere è stata un’impresa, tra chi era ad alcuni metri di altezza a montare il tetto e chi era in basso a preparare il palco: è stato bello però sentire le “Ave Maria” quasi gridate per sentirsi tra di noi, uno spettacolo inusuale per i tanti passanti in Piazza Duomo.
Nel corso di questi giorni intensissimi siamo stati confortati dai tanti genitori che ci aiutano per tutte le necessità del caso, da don Vittorio, dalla nostra amica di sempre Clotti e dal suo staff che ci hanno assistito e coccolato con pranzi rigeneranti, accogliendoci sempre con il sorriso a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Sentiamo la viva partecipazione di tutti gli amici, la sensazione è che la responsabilità della buona riuscita di questo evento sia un po’ di tutti, e che la posta sia proprio quella di aiutare a portare un po’ di fede, un pezzetto di Maria nel cuore di Milano grazie a questo evento.
Venerdì pomeriggio sentiamo nell’aria i canti della comunità: è arrivato il gruppo da Saluzzo, "attori", famiglie, Suore Missionarie della Resurrezione, i nostri don Massimo Marchi, don Massimo Rigoni, mentre Padre Stefano sarebbe arrivato il giorno dopo.
In un attimo è festa per tutti, e ci ritroviamo famiglia tutti insieme prima delle prove generali che hanno luogo in serata, sotto gli occhi di passanti e curiosi.
In tanti si fermano a chiedere, a domandare, aspettandosi magari qualche concerto, e invece no, l'unica stella è la Madonna pellegrina di Fatima, in duomo durante la giornata e fuori sulla piazza per la fiaccolata prevista per la serata dopo il recital.
Non pochi sono coloro che dopo un attimo di meraviglia si complimentano e si dimostrano ben contenti dell’evento che si va preparando.
Sabato 13: la celebrazione del Centenario
Dopo un tempo ballerino gli ultimi giorni, con un cielo che minacciava continuamente acqua e quindi ritardi e pericoli nella preparazione del palco e dello spettacolo, nella mattinata di Sabato non c’è neanche una nuvola sopra Piazza Duomo.
Ringraziamo la Madonna perché la pioggia prevista era tanta e non è caduta, mentre un gruppetto di noi si prepara ad accogliere la statua della Madonna di Fatima, che arriva in duomo alle dieci accolta dal vescovo vicario generale della diocesi di Milano, mons. Mario Delpini, per la messa solenne.
Il duomo è gremito di fedeli, in migliaia prendono posto sui banchi per la messa per i malati e gli infermi. Intanto fuori, sul sagrato, noi cenacolini ci prepariamo per la serata.
Nel primo pomeriggio, prima della messa solenne, si riversano davanti al palco più di mille ragazzi, centinaia di chierichetti riuniti, nel giorno del centenario della Madonna di Fatima, per il loro incontro diocesano, ed è subito festa!
È lo staff che normalmente segue il coro e le serate del nostro “Night in Christ” che anima i tanti ragazzi qui presenti per un momento di festa insieme, e questo scalda anche i nostri animi in preparazione della serata.
Più tardi siamo noi del Cenacolo stavolta a sostare all’interno del monumentale duomo per l’adorazione eucaristica, davanti alla Madonna di Fatima posata sul presbiterio a lato dell’altare.
Così possiamo raccoglierci, affidare ognuno in cuor suo a Gesù e Maria le fatiche e le gioie, le tentazioni e le grazie ricevute in questi giorni, ed il nostro “Credo”.
Subito dopo ha luogo la Messa solenne, celebrata dal cardinale, S.E.R. mons. Angelo Scola, e concelebrata da decine e decine di sacerdoti tra cui i nostri don Massimo Rigoni e don Massimo Marchi.
Nelle prime file ci siamo noi della Comunità Cenacolo, e ci sentiamo onorati e privilegiati, noi piccoli, così come lo erano Francesco e Lucia, i pastorelli di Fatima, che proprio oggi vengono canonizzati da Papa Francesco.
Alla fine della celebrazione, dopo la benedizione ed il saluto finale di mons. Scola, che saluta anche noi del Cenacolo, possiamo sostare in preghiera un attimo davanti alla Madonna, durante il rosario guidato da don Vittorio.
È con gratitudine che ci rivolgiamo a Maria, per quello che ha permesso oggi qui, per averci voluti, per le grazie ricevute in questi giorni.
Terminata la messa, ognuno di noi inizia a prepararsi: sono già arrivate molte persone, ed i tremila posti a sedere iniziano ad essere occupati dai primi arrivati.
Sono gli amici Templari Cattolici d’Italia che ci aiutano nell’organizzazione e nel regolare l’ingresso e l’afflusso degli spettatori, e li ringraziamo per il servizio, la simpatia, l’amicizia, per aver condiviso questo momento di fede con noi.
h 20:00
Apre la serata don Vittorio, che introduce la storia delle apparizioni di Fatima, letta da due bambini, come lo erano Francesco e Giacinta.
Marco Zappella e don Stefano poi presentano il recital, e noi ragazzi risorti che lo interpretiamo questa sera, a nome della comunità.
Quello che è andato in scena, tutti lo hanno avvertito, non è stato uno spettacolo, no: è stata una preghiera insieme, tra chi era sul palco e chi sotto il palco.
E così è continuata, con la preghiera di Maria: dopo il recital tutti hanno acceso la loro candela e Piazza Duomo si è illuminata di migliaia di piccole luci e la recita del rosario ha riempito la piazza. Maria si è fatta presente nella statua della Madonna di Fatima che è passata tra tutti i presenti.
Così si è chiusa la serata, la giornata, ed il Centenario delle Apparizioni di Fatima qui a Milano, in comunione di preghiera con i nostri fratelli che contemporaneamente in Costa Rica hanno aperto la nuova missione, e che a Fatima hanno partecipato con Papa Francesco alla veglia notturna.
Grazie Maria per tanta vita che scorre, per tutta la speranza seminata e la fede vissuta in comunione con la tua Chiesa qui a Milano, in Costa Rica, a Fatima e ovunque oggi è stato celebrato il tuo nome.
Ringraziamo ancora tutti coloro che nell’amicizia e nella fede hanno impiegato tempo ed energie perché tutto ciò fosse possibile: oltre agli enti e ai partner, ringraziamo don Vittorio e la parrocchia di San Giuseppe della Pace, Clotilde ed il suo staff, i Templari Cattolici, i tanti genitori ed amici che hanno preso parte nei servizi, nei rapporti con gli enti di Milano, e tutti quelli che hanno dato qualcosa perché questa giornata diventasse realtà.
Soprattutto il nostro cuore è pieno di gratitudine verso Maria, nostra madre, per averci voluto qui, noi, piccoli, a volte ultimi, per averci dato una mano fino a qui, in casa sua, per la sua festa, perché potessimo raccontare la Sua storia e quella di suo figlio.
Grazie Madre del Cenacolo per la speciale amicizia che hai con Nostra Madre Elvira, grazie perchè ciò che lei ci ha trasmesso con la sua fede lo ha imparato da te, alla Tua scuola e ha desiderato fortemente che la Comunità Cenacolo fosse una comunità mariana.
Grazie Madre Elvira perchè ci hai sempre affidato e consacrato al Cuore Immacolato di Maria!
I ragazzi e le ragazze del musical CREDO in Gesù nato da Maria
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