Incontro missionario - Servi per Amore - Medjugorje 2017

servi per amoreUna cascata di Spirito Santo, un fiume di pace, luce per le nostre coscienze. Cosi si può riassumere quello che è stato questo incontro dei servi per amore nella terra benedetta di “Maria” a Medjugorje.

Questo appuntamento annuale dei responsabili e ragazzi da più tempo in Comunità è sempre occasione per esaminare come viviamo la nostra vita comunitaria e cosa stiamo proponendo ai ragazzi giovani.

Un tornare alla fonte, riaccendere lo Spirito tuffandoci nel carisma della Comunità. Della mano dei don, tramite le catechesi registrate della nostra Madre Elvira, abbiamo sbriciolato i nostri valori in un modo semplice ma profondo.

Per tutti è stato anche un momento per fermarci, staccare il pensiero dalle nostre responsabilità e poter guardarci dentro, nel cuore. Ci siamo messi in discussione, ci siamo conosciuti meglio.

C’è chi è andato un po in crisi per poi in ginocchio davanti alla “Madonna” capire cosa bisogna cambiare ancora. C’è chi ha potuto liberarsi dei pesi e compromessi per poi ripartire con più fiducia in se stesso e nella Comunità.  Sicuro per ognuno di noi è stata una chiamata della Madonna, la “Regina della Pace”, una chiamata dolce a mettere la nostra vita nelle sue mani.

Adesso, tornati alle nostre fraternità chiediamo la forza e la tenacia dello Spirito Santo per mettere in pratica tutto quello che abbiamo capito, imparato e sentito nella coscienza con la speranza di diventare luce e vita per gli altri.

Con l’entusiasmo di vivere il carisma della Comunità in modo autentico, come veri missionari, Servi per Amore!


                                                                             Diario dei "Servi per Amore"

1°giorno

       

Medjugorje - 2017
La giornata comincia con Gesù Eucaristia e la recita del S. Rosario. La cappella del Campo della Vita ci accoglie e in ginocchio contempliamo il maestoso Gesù risorto dell’icona. Passiamo subito al capannone dove ascoltiamo una catechesi di Madre Elvira sul rapporto della preghiera con la voce della nostra coscienza. Parole che introducono la catechesi di Don Andrea.

Ci parla del bisogno di pregare bene per scoprire Dio dentro di noi attraverso la coscienza e ci invita a lasciarci ferire dall’amore puro della Madonna. Lasciarci ferire da un amore che gratta, scava, ferisce e arriva nel profondo della verità della nostra vita, evidenziando ciò che dobbiamo cambiare.

Dopo un tempo di silenzio per la preghiera e la riflessione, Don Massimo Marchi ha celebrato insieme agli altri nostri sacerdoti (Don Luca, Don Ivan, Don Andrea e Don Michel) la S.Messa del mercoledì delle ceneri, iniziando così la Quaresima.

Il digiuno e la preghiera ci hanno aiutato a immergerci in noi stessi davanti alla Madonna sul monte Podbrdo, dove ci siamo recati pregando il Rosario del dolore. L’assenza di pellegrini ha aiutato a mantenere il clima di silenzio e intimità con “Maria”. Dopo questo breve momento di preghiera siamo ritornati per vivere davanti a Gesù Eucaristia l’ora della Divina Misericordia.

In seguito Don Ivan ci ha condiviso come per lui è sempre stato, questo incontro, un momento speciale e importante e di conseguenza benefico per le fraternità “Quando uno prega bene, è in grazia di Dio ed è allora che gli altri ragazzi si aprono, si avvicinano e hanno coraggio per vivere la verità, condividendo i compromessi. Ĕ così che si fanno passi importanti nelle case.”

Più silenzio, più preghiera, più incontro con Dio e con noi stessi. Un primo giorno senza preamboli, concreto e pieno di stimoli per arrivare alla voce di Dio che parla dentro di noi.

 

2°giorno

2 giornoMedjugorje - 2017
Non più la pioggia, ma un bel sole ci sveglia in questa seconda giornata a Medjugorje. Dopo una notte di Adorazione Eucaristica a gruppi ci troviamo davanti al cancello, pronti per salire sul monte Podbrdo.

Come ogni secondo giorno del mese, Mirjana riceve l’apparizione della Santissima Vergine Maria davanti alla croce blu. Abbiamo vissuto un momento molto semplice di preghiera immersa nella pace. Preghiera e silenzio interiore. La “Madonna” ci ha chiesto come sempre di pregare e confidarle tutto quello che viviamo.

Custodendo nel cuore questo incontro con Lei, siamo ritornati in fraternità dove abbiamo ascoltato le parole di Don Andrea che prendeva spunto dalla catechesi di Madre Elvira: “Che cosa ci rende tristi?” Il male che ci teniamo dentro, i compromessi, i peccati, le paure che non diciamo, la mancanza di voglia di cambiare, di rinnovarci ogni giorno. “Che cosa ci fa essere tristi?”, ci chiedeva Don Andrea. “Partiamo dalla scorza dei compromessi, da quello che fuori non va per arrivare a quella parte dentro di noi che ci fa nascere paure perché ancora non ci accettiamo così come siamo.”

Dopo pranzo, prima di tornare sul Podbrdo, Marco Zapella ci condivide come vivere bene i momenti nei luoghi delle apparizioni. Rimaniamo circa un’ora davanti alla “Madonna”. È un bellissimo  pomeriggio, il sole accarezza il volto e noi ci lasciamo accarezzare l’anima dalla pace che inonda questo luogo. Si sente proprio forte la presenza della “Gospa”.

Con il caldo i pellegrini si fanno sentire di più e noi andiamo camminando verso la chiesa, per partecipare al programma serale: la celebrazione della S. Messa, la recita dei rosari e l’adorazione. Si svolge tutto in un modo molto semplice, lasciando che sia il Signore il protagonista.

Ci mischiamo tra i numerosi pellegrini e parrocchiani e rompendo il silenzio torniamo a casa per la cena.


3°giorno


3giornoMedjugorje - 2017
Nel 1° venerdì  della Quaresima il tema centrale è la Passione di Gesù. Perciò abbiamo dedicato tutta la mattina a pregare la Via Crucis sul monte Krizevac. Siamo arrivati pregando il rosario della gioia. Divisi in due gruppi abbiamo iniziato la salita, stazione per stazione. Siamo arrivati in cima senza renderci conto, senza fatica, senza dare troppa importanza alle ginocchia, pregando col cuore e lasciandoci trasportare dalla croce di Gesù, fino ad arrivare a quella costruita quasi cento anni fa, sul monte, proprio in memoria del 1900° anniversario della morte del nostro Salvatore.

Toccante anche la visita alla tomba di Padre Slavko, grande amico dei veggenti, di Madre Elvira e della nostra fraternità.

In silenzio siamo rimasti mezz’ora davanti alla croce. Appoggiando il capo al cemento, consegnando la nostra umanità alla divinità.

Nel ritorno abbiamo rotto il silenzio, fin dopo il digiuno del pranzo. Alle 15.00 abbiamo pregato la coroncina per poi ascoltare le parole di Madre Elvira sull’importanza di desiderare il bene dell’altro e di come fare bene la revisione di vita. “L’amore è un sentimento forte che vuole il bene dell’altro.”

Fratel Georg ci ha aiutati a comprendere tutte le occasioni che abbiamo in comunità per farci del bene a vicenda. Marco Zappella ci ha incoraggiato a mantenere lo spirito giovane, a voler bene ai ragazzi, a volare senza limiti nella vita di fraternità, verso il bene.

Dopo un tempo per la preghiera e il silenzio interiore abbiamo festeggiato la S. Messa. Don Michel ci ha parlato a cuore aperto di come vivere bene il digiuno.

Alla fine della S. Messa abbiamo ballato e cantato attorno ad un falò, gettando i nostri peccati ed i nostri pesi scritti su di un foglio, bruciando quello che fa male alla nostra vita. Tutti abbiamo danzato, liberi e contenti e con il sorriso abbiamo digiunato prima di pregare a gruppetti il rosario della gloria.

 

4°giorno

4 giornoMedjugorje - 2017
Siamo allo zenit dell’incontro e incominciamo questa nuova giornata sul Podbrdo. Approfittiamo dei bei giorni per stare il più possibile davanti alla Madonna. Dopo aver pregato i misteri gaudiosi rimaniamo in ginocchio per mezz’ora.La pace che si sente penetra nell’anima. È il momento per aprire il cuore e lasciare che la mano della Madonna riordini tutto quello che stiamo vivendo e ricevendo.

Torniamo per celebrare l’Eucaristia che presiede Don Ivan. Noi siamo luce, dobbiamo diventare punti di luce nelle fraternità. Madre Elvira lo ha fatto. Lei era la luce nelle nostre tenebre, adesso abbiamo noi la responsabilità morale della vita dei ragazzi che entrano perché è noi che trovano. Questa è la nostra vocazione. Perciò sarebbe bello andare oltre i 3 anni nel nostro cammino e ringraziare la Comunità per il dono della Risurrezione, aiutando altri a risorgere.

Al termine della S. Messa abbiamo accolto Frate Marinko, un francescano nato a 5 km dalla collina delle apparizioni e che le ha seguite sin dagli inizi, amico della fraternità. Lui ci ha parlato della dolcezza della Madonna a Medjugorje. La sua spiritualità, semplice e profonda, ci ha aiutato a capire che per cambiare gli altri dobbiamo soltanto cambiare noi stessi: “Cambiando noi, il mondo cambia.”

Dopo l’ora della Divina Misericordia, abbiamo iniziato le condivisioni in gruppi. Come ogni anno, questo è un forte momento di verità: condividendo il nostro periodo, come viviamo l’incontro ed i nostri compromessi.

Ĕ sabato sera e la cena diventa un’occasione per stare insieme nell’allegria e nell’unità: mangiamo una buona pizza e non mancano le canzoni a tavola. Al termine, ci siamo uniti al cuore della Comunità celebrando anche noi “Night in Christ” con danze, testimonianze e adorazione eucaristica con la recita del S. Rosario. Una esplosione di gioia, una cascata di Spirito Santo, un segno di quello che in questi giorni il Signore sta operando dentro di noi.

Abbiamo lodato Dio col corpo e con lo Spirito e poi siamo andati a riposare, col sorriso sul volto e anche nel cuore.


5°giorno


5 giornoMedjugorje - 2017
Il rumore delle gocce d’acqua che picchiettano sulle tegole, ci svegliano presto al mattino in questa prima domenica di Quaresima.

Andiamo sul Podbrdo a pregare i tre Rosari facendo il giro della collina, fermandoci ad ogni mistero davanti alle sculture in bronzo che percorrono la vita di Gesù. Piove, ma continuiamo a cantare, ad inginocchiarci e a pregare ad alta voce. Nonostante le pietre diventino scivolose, arriviamo ai piedi della Madonna e preghiamo i misteri della Gloria.

È diventato un incontro quotidiano, ma sempre nuovo. La pace entra sempre di più e Lei va lavorando nei nostri cuori. Torniamo a casa con un pezzo del Paradiso dentro di noi.

La S. Messa domenicale viene celebrata da Don Andrea che inizia la sua omelia invocando lo Spirito Santo con un canto per poi farci comprendere quello che Gesù ha vissuto nel deserto per 40 Giorni. Alle tentazioni di carne, di orgoglio e di superbia, Gesù ha risposto con umiltà, fiducia e amore.

Abbiamo apprezzato anche i piatti che i ragazzi ci hanno preparato con tanto impegno e ringraziamo, come sempre, la Divina Provvidenza che non ci ha fatto mancare nulla del necessario. Al pomeriggio abbiamo assistito ad una bella catechesi di Don Michel sulla provvidenza, come imparare a viverla e a rispettarla. In seguito Don Massimo Marchi, sempre sulla provvidenza, ha svegliato le coscienze parlandoci di come vivere in modo autentico il nostro carisma, senza tendere al consumismo della nostra società che ci spinge in una direzione opposta a quella di Madre Elvira.

Al termine si è aperto un dibattito con domande che hanno aiutato a chiarire certi dubbi pratici: come comportarci di fronte a questa sovrabbondanza di cibo e beni materiali che arriva oggi nelle nostre fraternità?
Don Andrea ha concluso spiegando che la provvidenza arriva grazie alla fede di Madre Elvira; ci ha invitato a fare molti più sacrifici chiedendo questo dono: il carisma dell’abbandono alla Provvidenza.

 

6°giorno

 

6 giornoMedjugorje - 2017
Iniziamo la giornata pregando il rosario della gioia salendo sulla collina e fermandoci da Lei, come ogni giorno.

Torniamo per ascoltare una catechesi di Madre Elvira “lavorare con responsabilità”. Don Ivan ci parla di come Madre Elvira ci ha portato dalla cappella alla vita quotidiana e fa un ripasso minuzioso di tutti gli ingredienti della nostra vita comunitaria: il diario; le condivisioni in cappella; la revisione di vita; gli impegni; il gruppo lavoro e di come avere un equilibrio tra lavoro e preghiera. Insomma, l’ABC del buon responsabile.

Sono seguite le condivisioni in gruppo su ciò che viviamo in questi giorni.

Dopo pranzo siamo saliti per l’ultima volta sul Podbrdo per salutare “Maria”. Nel silenzio abbiamo affidato tutto il vissuto di questi giorni.

Mancava parlare delle nostre missioni: Reinhard, Fabrizio e Piero che sono stati nella nostra missione in Liberia; Marco in Argentina e Matteo e Gregory in Messico, ci hanno parlato delle loro esperienze aprendo le porte a questa arricchente realtà comunitaria.

Per ultimo Marco e Cinzia hanno testimoniato l’amore coniugale, dandoci dei consigli molto utili su come vivere i sentimenti e l’innamoramento quando arriva il momento giusto.

L’incontro è stato concluso con la S. Messa di ringraziamento e benedizione finale su tutti noi, presieduta de don Massimo Marchi.

Emozionante momento di speranza con il proposito di mettere in pratica nelle fraternità tutto quello che abbiamo imparato, e anche di gratitudine a “Maria”, per le guarigioni e le luci che ha riversato con immensa tenerezza e generosità nei nostri cuori.

Tra canti e danze di gioia siamo andati a dormire, giungendo al termine di questo intenso incontro.

Rendiamo grazie a Dio e preghiamo di portare un po’ di luce e di bene nelle nostre fraternità.