Pentecoste a Saluzzo |
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“ Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi” (At 2,3)
Domenica 24 maggio, solennità di Pentecoste, la giornata si è presentata bellissima sin dall’alba: un bel sole nel cielo azzurro, grazie a Dio, mentre le previsioni meteo avevano annunciato tutt’altro.
Tutte le fraternità vicine hanno raggiunto Saluzzo iniziando la giornata pregando insieme il Rosario per ringraziare Maria, la prima Consacrata al Padre e la Sposa dello Spirito Santo. Poi abbiamo vissuto un intenso momento di Adorazione Eucaristica: i bellissimi canti del coro ci hanno aiutato a entrare profondamente questo momento di in cui abbiamo invocato intensamente il dono dello Spirito Santo su tutti noi, e in modo particolare sui diversi “rami” cresciuti negli anni sull’albero della Comunità Cenacolo: i fratelli Consacrati, seguiti dai nostri Sacerdoti, si sono inginocchiati dinanzi alla presenza di Gesù e hanno rinnovato i loro impegni di povertà, castità, obbedienza, servizio e amore ai poveri; sono poi state invitate a porsi dinanzi alla presenza di Gesù Eucaristia le Suore Missionarie della Risurrezione, che nella messa di Pentecoste professano o rinnovano i loro voti religiosi, e tutta l’assemblea ha invocato con fede per loro il dono dello Spirito Santo. Quindi sono state invitate le famiglie cenacoline, famiglie aperte alla vita e alla missione che vivono a tempo pieno in Comunità, ed infine abbiamo pregato per un gruppo “particolare” di famiglie e di persone impegnate nel cammino comunitario “Accogliere la Vita”, desiderose di formarsi il cuore per aprirsi poi all’accoglienza soprattutto dei bambini e adolescenti bisognosi attraverso l’ affidamento o l’adozione. Abbiamo voluto accogliere nella preghiera, sostenere nella fede e benedire nello Spirito il seme nato nel loro cuore perché si compia ciò che Dio desidera. Tutti insieme abbiamo poi invocato con forza la potenza dello Spirito Santo su Madre Elvira in questo tempo “particolare” della sua vita e su tutta l’opera della Comunità Cenacolo, perché Lui, lo Spirito, continui a guidare ogni passo del nostro cammino. Dopo il pranzo, divenuto un bel momento di condivisione, di gioia e di testimonianza con le persone venute, i parenti e gli amici, alle 15.00 ci siamo ritrovati insieme per pregare la Coroncina della Divina Misericordia, seguita dall’accoglienza al nostro Vescovo Mons. Giuseppe Guerrini giunto per presiedere l’Eucaristia, concelebrata da tutti i sacerdoti della Comunità e da diversi preti nostri amici. Durante la Celebrazione ci sono stati due momenti significativi: tre novizie hanno “indossato” il velo, segno del loro perseverare nel noviziato con il desiderio di formarsi il cuore per essere “spose” di Cristo Signore e un altro gruppo di sorelle ha rinnovato i voti temporanei annuali. L’Amore di Cristo sempre ci rinnova, ci riempie di gioia e ci dà forza e coraggio per divenire con la nostra consacrazione religiosa una speranza per l’umanità.
Le Suore Missionarie della Risurrezione, ha sottolineato il Vescovo nell’omelia, devono portare all’umanità la gioia piena del Risorto, essere un esempio di rinascita e di coraggio stando sempre aggrappate a Maria che è la Sposa del Paraclito, che ci renderà capaci di parlare la lingua dell’Amore: un linguaggio che tutti capiscono. Terminata la Santa Messa le Suore hanno presentato due balletti “missionari” introdotti da alcune belle testimonianze delle sorelle appena tornate dalle missioni dell’Africa, del Perù e del Brasile. Lo Spirito Santo al termine della giornata ha donato a tutti la grandissima gioia di poter vedere Madre Elvira che è arrivata nel tardo pomeriggio, accompagnata da alcune Suore. Con i suoi occhi luminosi è scesa dalla macchina e sorretta da padre Stefano, da suor Jennifer e suor Claudia ha camminato sollecita e particolarmente felice in mezzo alle due file di persone disposte lungo tutto il perimetro del tendone.
Sulle note del canto “Veni Sponsa Christi”, mentre Madre Elvira camminava in mezzo a noi, è sceso nel cuore di tutti un profondo e gioioso silenzio, e sui volti tanta commozione, nel contemplare la vita della Madre sempre più “consumata” dall’amore donato a tutti noi “figli”. Il suo sguardo, la sua forza, il suo entusiasmo e il suo amore ci spronano oggi ad andare avanti senza paura, con grande fiducia, sempre! Ringraziamo lo Spirito Santo perché è “il Dono dei doni”: grazie perché siamo tornati a casa la sera di Pentecoste ciascuno con più gioia, più speranza, più gratitudine, più voglia di bene, più bellezza nel cuore.
Grazie Spirito Santo!