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Festa del Divino in Brasile |
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La festa del Divino sono 10 giorni di grande preghiera e celebrazioni. È la prima volta che partecipiamo alla festa del Divino, nonostante la presenza della comunità a Mogi da diversi anni, grazie a una giovane coppia di amici, Fabio e Liliam, che ci hanno sostenuto fin dall'inizio. I nostri sacerdoti e un gruppo di noi hanno partecipato all'Alvorada tutti i giorni, partendo da casa alle 4.30 per arrivare alla cattedrale della città e poi partire in processione per le vie della città.
Quest'anno la festa del Divino aveva come tema "Il Divino Spirito Santo rafforza la fede e l'unione nelle famiglie". Molte famiglie si sono riunite per pregare insieme, ma anche giovani e anziani. È stato un momento unico per tutta la città di Mogi, dove in questi 10 giorni sono state celebrate le Messe e anche la novena nella Cattedrale.
Dall'Italia sono arrivati a trovarci Valerio e Laura, i genitori di Michela, che insieme al marito vivono nella fraternità di Saluzzo, è stato un grande dono averli con noi. I ragazzi, insieme alla nostra amica Madalena e a suo figlio Peterson, ci hanno aiutato nella preparazione degli "gnocchi", e la nostra amica Odete ci ha aiutato in tutta l'organizzazione con suo marito Geraldo. Sono stati 10 giorni di duro lavoro, sacrificio e tanta gioia per i nostri amici e anche per i nostri ragazzi che la mattina preparavano gli gnocchi a casa e la sera andavano a cucinarli per venderli. Tutti ci dicevano che la nostra bancarella era la più allegra!
Padre Eugenio ci diceva che non eravamo alla festa del Divino per "fare soldi", ma per testimoniare le grazie di Dio nella nostra vita e la gioia di una vita risorta.
In questi giorni così intensi per la nostra Comunità, il Signore ci ha chiesto di dire il nostro sì alla vita della piccola Eugenia, di 6 giorni, che è arrivata a casa nostra. Viva la vita, viva la Madonna, viva lo Spirito Santo, viva Madre Elvira perché attraverso il suo sì possiamo vivere la vita in pienezza. Grazie Madre Elvira perché ci hai insegnato ad amare senza paura di dare troppo, e anche quando siamo stanchi c'è ancora una porta da aprire per continuare a donarci.
I missionari di Mogi das Cruzes