Incontro dei "Servi per amore"

bannerSPAaVrbovec, 20-26 febbraio 2023

L’incontro dei “Servi per Amore” a Vrbovec, in Croazia, è stato un evento sperato e allo stesso tempo inatteso: in altre parole, una sorpresa!! Sperato perché la pandemia aveva bloccato tutto e quello che era stato un appuntamento centrale in Comunità si era trasformato in una specie di “leggenda”, per quelli che tra noi non vi avevano mai partecipato. Leggevamo “Incontro dei Servi per Amore” sui CD di catechesi che ascoltiamo nelle nostre fraternità, ma la fantasia non andava oltre. Una lieta sorpresa è stato come si è sviluppato e quanto ci ha coinvolti.

Le prime giornate le abbiamo vissute in silenzio; è stata una novità per noi, abituati come siamo in Comunità a condividere e a parlare, a volte anche troppo! Il silenzio è una sfida perché ci mette di fronte a noi stessi e ci permette si ascoltarci. Questo raccoglimento ci ha accompagnati fino al Mercoledì delle Ceneri, e dal giovedì si sono riaperte le “danze”. Tanta la voglia di condividere e di ritrovarsi, stimolati ed arricchiti anche da tutti gli interventi e le parole che man mano ascoltavamo in quei giorni.

cSi cominciava la mattina con la catechesi di Madre Elvira su un tema specifico e durante il pomeriggio la facevamo "scendere" nel concreto nelle nostre vite, ascoltando alcune testimonianze di fratelli con tanti anni di cammino. Dal papà missionario che raccontava come aveva imparato ad amare di più, insegnando pazientemente ad un ragazzo sordomuto a masticare ed ingoiare, alla sposa e mamma di famiglia che raccontava come si era innamorata non del suo uomo ma di Gesù che vedeva in lui, ecc.

Abbiamo avuto modo anche di condividere i nostri "compromessi" e di ripulire le nostre relazioni per arrivare a Pasqua con un cuore più pulito. Il venerdì siamo andati in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Marija Bistrica, abbiamo camminato tre ore pregando, cantando e condividendo in amicizia. Siamo poi arrivati in questo paesino dove campeggia la chiesa, che è il centro della vita religiosa del popolo croato. Un posto bellissimo! Abbiamo partecipato alla Messa e abbiamo poi concluso con la Via Crucis sul colle che guarda al Santuario. 

bIn questa settimana non sono mancati momenti di gioia e di festa, così è stato per il compleanno del vescovo Mons. Vjekoslav Huzjak della diocesi di Bjelovarsko-Krizevacka, che ci ha fatto visita accompagnato dal nunzio apostolico della Croazia, Mons. Giorgio Lingua, e per i ragazzi che hanno compiuto gli anni di Comunità. 

Siamo certi che questi giorni abbiano portato tanti frutti e cercheremo di trasmettere tutto quello che abbiamo imparato ai ragazzi più giovani, una volta tornati ognuno nelle proprie fraternità! Ringraziamo il Signore per questi bei giorni vissuti insieme e per la gioia di CAMMINARE INSIEME nella stessa direzione!

 

Grazie Maria, Grazie Madre Elvira, per questo cammino in cui più andiamo avanti
e più si apre una strada piena di sfide e di opportunità per fare e vivere il bene!!
 
I ragazzi più "vecchi" della Comunità Cenacolo 

Leggi le testimonianze di alcuni ragazzi

 

Quando ci è stato chiesto se eravamo pronti e disponibili ad ospitare l’incontro, sono partite domande, insicurezze e anche timori: «Chi si prenderà cura di 150 persone provenienti dalle nostre case dell’Europa per una settimana? Ce la faremo?». Ma più forte di tutto questo, è nato nel cuore un sincero grazie al buon Dio per la fiducia riposta in noi. din questa settimana di “grazia” abbiamo percepito la presenza viva dello Spirito Santo discendere su di noi: sento di aver ricevuto personalmente la grazia di una serenità che ha superato alla grande la preoccupazione che tutto funzionasse bene. Ho ricevuto anche tante risposte concrete per la mia vita e per il cammino che devo rinnovare ogni giorno, affinché il mio “eccomi” sia più forte, più chiaro e più concreto, per il mio bene, quello della mia famiglia e dei giovani con cui condivido la quotidianità. Come ha detto semplicemente un nostro fratello: «È bella la Comunità!». È veramente bella! (ANTE)

In questo incontro ho testimoniato ai ragazzi le tante cose che ho imparato da Madre Elvira: amare, servire, sorridere... Ma se mi chiedessero cosa ho imparato di più da lei, io direi: pregare! Con Madre Elvira ho parlato poco ma ho pregato tanto. Abbiamo pregato mille, mille, mille rosari viaggiando, in cappella, camminando… Ho imparato che la preghiera è il nutrimento dell’anima, della vita; è la vera forza, l’energia più potente di una persona. Ringrazio il Signore per tutti i ragazzi che mi hanno accolto e mi hanno trasmesso la preghiera: Madre Elvira non ha fatto altro che confermarmi, in una maniera speciale, che la preghiera è Cristo che viene a me! (JOKE)

fQuello che custodirò di questo incontro è che voglio imparare a voler bene alla mia vita. Per questo mi sono rimaste impresse le parole di don Ivan: «Impariamo a guardare le nostre miserie per conoscere bene noi stessi, per poi farci conoscere con verità dagli altri». Ho scoperto in questi giorni un “germoglio” di paternità dentro di me, e prego che possa maturare e portare frutto prendendomi a cuore la vita dei ragazzi che chiedono aiuto alla Comunità. (GABRIEL)

Durante un’Adorazione Eucaristica ci siamo avvicinati tutti all’altare, davanti a Gesù Eucaristia, e mi sono sentito guarito dalla ferita della mancanza di mio padre: ho perdonato! Avevo sempre tanto bisogno di tenerezza – e ne ho ancora – ma avevo paura di aprirmi e farmi vedere “debole”. Gesù, però, mi è sempre stato accanto e ho sentito in quel momento la guarigione di non volermi più fare vittima né piangermi addosso, ma volermi bene e abbracciarmi. (MATEO)

eL’incontro mi ha aperto gli occhi su quanto sia grande l’orizzonte di bene della Comunità e su come io debba restituire ciò che ho ricevuto ai ragazzi che entrano, perchè “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. Il mio cuore si è aperto ad accogliere ciò che Dio vuole da me e il desiderio di donarmi nelle missioni è cresciuto, ancora di più dopo aver ascoltato le testimonianze di don Eugenio e don Massimo. La possibilità che i ragazzi da più tempo in cammino donino un “pezzo” della loro vita per le missioni è davvero qualcosa che prenderò sul serio e che desidero si concretizzi nel mio cammino. (PATRICK)

Quello che mi ha colpito di più ascoltando le catechesi e le testimonianze in questi giorni è che dobbiamo superare il desiderio profondo di essere amati, riconosciuti o accettati, che a volte per le ferite del passato diventa una pretesa o una dipendenza, con la decisione di amare noi per primi. Se amo non mi faccio più del male né ferisco quelli che ho intorno, e sento la grazia di Dio che passa attraverso di me e arriva agli altri. Grazie all’amore di Dio oggi posso vivere questa bellezza e sentirmi vivo di nuovo! (KEVIN)

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