Comunità Cenacolo

 

 

 

Introduzione

Si è appena conclusa la 28esima edizione del Mladifest il festival internazionale dei giovani a Mejugorje, ed è con tanta gratitudine per Majka Gospa, la Madonna regina della pace e vera protagonista di questo evento, che noi "cenacolini" stiamo tornando ognuno nelle proprie case dopo tanti giorni intensi vissuti insieme. Quest'anno il tema del festival era "che la vostra carità si arricchisca" (Fp1,9) e , portando avanti l'amicizia e la tradizione che dura da anni con la parrocchia di Medjugorje, anche in quest' occasione siamo stati invitati prima a collaborare con il comitato organizzativo alla realizzazione della scenografia del palco del festival e poi a testimoniare con i nostri interventi ed il recital durante la giornata del 4 agosto. Sono stati giorni ricchi e speciali anche per la presenza dei nostri Don Massimo Marchi e Don Ivan che sono stati con noi come guide e fratelli. Sono venute qui anche Suor Jennifer e due novizie, Lorenza e Kelly, che ci hanno portato i saluti e la presenza viva di Madre Elvira, oltre alla gioia delle sorelle "Suore Missionarie della Resurrezione". C'era  poi la vitalità di tanti bambini; oltre ai figli di Marco e di Cinzia, di Tomo e Maja, sono arrivati anche i figli di Nicola e di Sara, di Matteo e di Irena. Così ci siamo ritrovati come una grande famiglia per vivere giorni di festa e di preghiera; oltre ai momenti del festival a cui abbiamo partecipato, c'è stato spazio perchè tutti potessero mettersi al servizio: chi è stato in cucina e nei servizi della casa, chi nel montaggio del recital, chi nelle accoglienze, chi come barelliere per portare i malati su e giù dal Podbrdo, chi ha animato Messe e testimonianze. Ognuno torna arricchito per quanto di bello ha ricevuto e donato in questi giorni speciali: Grazie Madre Elvira, grazie Maria per tanta ricchezza e tanta pace ricevuta nel cuore.

 

 

Le Testimonianze

Nonostante che non tutti noi cenacolini abbiamo partecipato ai giorni del festival, c'era sempre qualcuno di noi presente nei momenti salienti che poi ha raccontato agli altri in fraternità quanto di bello aveva visto. Sono stati tanti gli interventi al Mladifest che hanno lasciato dei segni nei nostri cuori, fortissimo è stato l'intervento di S.E Ernest Simoni Troshani, che per la sua fede negli anni del comunismo è stato incarcerato, condannato prima a morte e poi rimasto in prigione per ben 28 anni, un autentico martire contemporaneo. Tra i tanti ospiti ha parlato anche Tim Guénard, che è stato già ospite anche in comunità cenacolo alla festa della vita del 2015, e quello di Daniel Wahlberg un ragazzo che ha fatto un cammino con noi in  comunità, che ha parlato assieme al padre James. Il pomeriggio del 4 Agosto è toccato  salire sul palco a noi del cenacolo: da tanti anni all'interno del programma del festival c'è un giorno dedicato alla nostra comunità, continuando così una consuetudine iniziata con Madre Elvira, quando era lei che parlava direttamente ai tanti giovani presenti, presentandosi come testimone di Resurrezione, anche quest'anno nonostante il caldo torrido, siamo rimasti stupiti di vedere così tanti ragazzi che ci hanno ascoltato e ci hanno seguito nei momenti di animazione, dove con gioia abbiamo cantato e ballato i canti appena presentati alla Festa della Vita. "Eccomi", "Siamo un tuo miracolo", "Cristo te llama" tanti di noi hanno potuto testimoniare, con interventi brevi ma significativi, quello che la grazia di Dio ha operato nelle nostre vite. Hanno parlato anche Suor Jennifer ed il nostro Don Massimo Marchi, portando la presenza ed il cuore di nostra Madre Elvira.

 

 

Il Recital

Da diversi anni il festival dei giovani è l'occasione per testimoniare con il recital la resurrezione che è avvenuta nelle nostre vite. I giorni precedenti lo spettacolo sono stati altrettanto importanti per noi, perchè abbiamo vissuto e condivisoil lavoro e il sacrificio, rinforzando così le amicizie e creandone di nuove. Ringraziamo tanto gli amici e i ragazzi ex che si sono avvicendati nel venire a salutarci o addirittura a ristorarci provvedendo per noi abbondanti merende: un segno che sia dentro che fuori dalla comunità, il cenacolo è famiglia, èaiuto, è volersi bene. La sera dello spettacolo, subito dopo l'annuncio del programma alla fine della celebrazione Eucaristica, il piazzale del festival si è svuotato mentre si è riempito velocemente il campo contiguo dove avevamo montato il nostro palco: è una gioia e una responsabilità per noi cenacolini mettere in scena con il "Credo" la nostra fedde e la nostra resurrezione davanti a così tanti ragazzi che non sono venuti qui a caso, ma per pregare e nutrire il cuore. Gli applausi in piedi che abbiamo strappato al pubblico a fine spettacolo sono stati la conferma che siamo riusciti a dare qualcosa di di bello e di vero atutti i giovani che hanno assistito al recital. I canti e i balli sono proseguiti ben oltre la fine del recital: tanti ragazzi accesi dall'entusiasmo e dalla gioia che gli avevamo trasmesso sembravano non volersene più andare. A fine recital è nato spontaneo da noi ragazzi un ringraziamento anche per Marco, Roberta e Nicola, che da tanti anni si spendono per tenere in viva quella che  non è solo una rappresentazione, ma una testimonianza di vita, permettendo a noi ragazzi di vivere qualcosa di unico, che spesso tocca nell'intimo e cambia il cuore per sempre.

 

 

In Fraternità

Per la fraternità maschile "Campo della Vita", come per quella femminile, "Campo della Gioia", sono stati giorni straordinari, fuori dall'ordinario per molti motivi. Per i preparativi del Recital in tanti da tante nazioni siamo arrivati qui a Medjugorje, e faceva un certo effetto vedere la casa strapiena di ragazzi: un fermento continuo di lavori e di attività tra la fraternità, la parrocchia dove allestivamo ed il campo vicino dove stavamo montando il palco. Ma la presenza della Madonna è forte nei cuori, e tutto si è svolto nella pace, anche dove si sono presentate delle difficoltà. Il festival dei giovani per la comunità cenacolo ha voluto dire tanti pellegrni in più in visita alla fraternità e quindi tante testimonianze e tante animazioni in più da preparare, così c'è stato spazio per tutti per poter testimoniare, e avolte si avvicendavano tre o quattro gruppi di pellegrini contemporaneamente. Abbiamo vissuto un pomeriggio speciale il 2 agosto: dal 2013, quandoabbiamo messo in scena il recital a Potenza, ogni anno durante i giorni del festival un gruppo dell'associazione ..... in segno di amicizia e comunuione vengono a vivere una giornata con noi, provvedendo, cucinando e servendo una cena atutti noi ragazzi. Così abbiamo condiviso anche la Messa, alla cui celebrazione hanno partecipato anche due loro diaconi, ed un momento di canti tutti assieme per lodare e ringraziare Gesù di quest'incontro e di questa amicizia: grazie Signore Gesù, e gazie a voi..... perchè esistete e ci volete bene! La presenza di Don Massimo Marchi e di Don Ivan poi "che è arrivato dopo qualche giorno", ci ha aiutato e guidato i giorni prima del festival a preparare il cuore nel modo giusto: così abbiamo potuto partecipare ad una Messa al giorno ed ascoltare da loro, che sono stati testimoni diretti con Madre Elvira, di come la comunità è nata, cresciuta e cosa i tanti ragazzi passati hanno vissuto qui a Medjugorje. In fraternità quello che si respirava, anche se tanti tra di noi si cono scevano poco o erano per la prima volta a Medjugorje, un clima di familiarità e serenità, quella pace nel cuore che solo la presenza di Maria può dare. Tanti tra parenti ed amici hanno approfittato sia del festival che della presenza a Medjugorje della comunità per venirci a trovare e passare delle giornate con noi; come del resto sacerdoti e pellegrini hanno sfruttato l'occasione per venire a conoscere la comunità dopo averne sentito parlare. Tra gli ospiti accolti è venuto a farci visita Don Roberto Lopes, delegato dell'arcivescovo per le cause dei Santi, arcidiocesi di San Sebastiano di Rio De Janeiro.

 

 

Le Celebrazioni

Oltre alle messe celebrate quotidianamente in fraternità per noi ragazzi, per gli ospiti e quelle particolari per i gruppi dei pellegrini, abbiamo partecipato ad alcune delle adorazioni Eucaristiche giornalmente alle 7 nel programma del Mladifest. Il giorno 4 Agosto all'interno della giornata dedicata alla comunità cenacolo èstato il nostro Don Ivan a celebrare la Messa, subito dopo le nostre testimonianze. Durante l'omelia ci ha ricordato come è importante prendere coscienza e poi ricordarsi nel proprio "calendario liturgico personale" dei momenti della nostra vita in cui Dio si è fatto presente. Sono queste delle perle prezioseda condividere con gli altri; perchè oltre a quei momenti "forti" dell'anno come Pasqua, Natale, Dio agisce in dei momenti particolari e diversi nella vita di ogni persona. Significativa è stata anche la partecipazione dei Sacerdoti: ad ogni Messa concelebravano più di 500 preti, oltre ai tanti altri impegnati nelle confessioni a ciclo continuo. Anche noi cenacolini abbiamo beneficiato di tanta grazia e misericordia di Dio: in tanti si sono confessati in questi giorni, oppure grazie alla presenza di Don Massimo e di Don Ivan hanno condiviso gioie e difficoltà, attese e speranze dei propri cammini comunitari.

 

 

La Preghiera

Quando la sera, ma anche a notte inoltrata guardavamo in direzione del Podbrdo o del Kriezevac ciò che colpiva era la processione ininterrotta di luci che salivano e scendevano: Medjugorje in questi giorni voleva dire file di pellegrini, tra cui tantissimi giovani, che si recavano alla croce blu, in cima al Kriezevac o alla statua di Maria sul Podbrdo per inginocchiarsi e raccoglersi in preghiera, ognuno con la propria croce, la propria supplica o il proprio ringraziamento. È la Madonna che chiama a venire qui con la giusta predisposizione nel cuore, e tanti sono venuti per al prima volta  a Medjugorje grazie a questo festival. Anche per noi del cenacolo è stata l'opportunità per sentirci parte di un unico grande popolo con i pellegrini presenti, tutti uniti nello stesso abbraccio di Maria e della Chiesa. Significativa è stata l'adorazione Eucaristica di Lunedì pomeriggio, sul piazzale dietro la Chiesa dove abbiamo affidato le nostre vite, la settimana del Mladifest e la preparazione del recital alle mani di Gesù e di Maria, perchè ci proteggessero e ci aiutassero nei giorni a seguire, Anche tra di noi in fraternità abbiamo vissuto tanti momenti di preghiera e di lode: oltre all'adorazione di giovedì e sabato notte,in diverse occasioni siamo saliti sul Podbrdo la sera recitando il Rosario e sostando in ginocchio in preghieraavnti alla statua della Madonna. Sono stati proprio quei momenti in particolare che ci hanno aiutato nel corso della settimana a restare uniti tra di noi come figli del cenacolo al di là delle differenze di lingua, di età, di culture. Anche se Madre Elvira non era con noi, siamo stati le sue gambe e le sue braccia per portare il suo cuore davanti al cuore di Maria. Grazie Madre Elvira per averci portato qui con te più di 30 anni fa, Grazie Regina della Pace per averci chiamato qui da te.

 

 

 

 

 

 

 

 

FESTIVAL GIOVANI