Comunità Cenacolo

Siamo partiti alla volta di Singapore ospitati ed accolti dal nostro caro Jimmy e sua moglie Irene: due amici che da tanti anni aiutano tanti ragazzi e ragazze disperati ad entrare in Comunità, donando loro una speranza di rinascita.

Siamo grati per come la Divina provvidenza "si incarna" nella presenza e nelle preghiere di tanti amici e benefattori che vogliono bene alla nostra Comunità anche da paesi molto lontani, in cui ancora non ci sono delle nostre fraternità.   

In loro compagnia siam poi partiti per la Malesia, dove abbiamo potuto riabbracciare alcuni "figli" risorti del Cenacolo, che da tempo, dopo un periodo in Comunità, sono rientrati nel loro paese. È stato bello poter condividere la gioia di testimoniare quanto l'incontro con Gesù possa salvare la nostra vita e quanto ci ha trasmesso Madre Elvira in questa "scuola di vita".

Abbiamo avuto anche il dono di poter condividere la nostra esperienza al Vescovo della Diocesi di Kuala Lumpur, S.E.R. Mons. Sebastian Francis, gioioso di accoglierci e di concelebrare con Padre Adrian una Santa Messa per la vita di Madre Elvira e l'opera del Cenacolo.

Prima di recarci nelle Filippine, siamo stati ospiti di una famiglia indiana: Coffrey e Shamara, senza conoscerci, ci hanno aperto la porta della loro casa e del loro cuore e ci hanno offerto una squisita cena. Grazie, Signore Gesù, per tutti questi doni!

Terza tappa: arrivo nelle Isole Filippine. Qui, ad attenderci, c'era una sorpresa dello Spirito Santo: Vanese, una nuova amica che ha conosciuto in Irlanda solo qualche mese fa la Comunità e Padre Adrian e ci ha invitati a Cagayan de Oro!

Qui abbiamo visitato alcune chiese ed abbiamo incontrato molti giovani: la cosa bella di questa città è che si celebrano ogni giorno ben cinque Sante Messe!

Spostandoci in giro per le strade di questo paese, abbiamo anche incontrato tanta povertà e sofferenza.

Molti i bambini costretti a lavorare sin da piccoli e tanti i giovani che vivono schiavi delle dipendenze: purtroppo son così affamati che per non sentire la fame devono stordirsi inalando la colla. È stato forte poter testimoniare nelle baracche la "buona notizia" del Vangelo con la nostra vita risorta.

Ci siamo spostati poi a Lipa, vicino alla capitale Manila, per far visita a Francis e Teresa, una coppia molto generosa che aiuta i poveri "spendendo" sia il loro tempo che i profitti ricavati dalle banche che gestiscono.

Siamo riusciti anche ad incontrare il governatore della città: è stato bello poter incontrare una persona tanto importante quanto semplice che ama donarsi ai più bisognosi.

L'ultimo appuntamento in questa città l'abbiamo avuto con il Vescovo dell'Arcidiocesi di Lipa, Mons. Ramon Arguelles, che ci ha invitati a testimoniare davanti ad altri 150 sacerdoti della zona.

Ci ha molto colpito la loro attenzione nell'ascoltare quello che viviamo in Comunità e quanto Dio ha operato attraverso la vita di una piccola suora italiana.

Approdiamo poi sull'isola indonesiana di Flores: nella città di Maumere ci ha accolto un sacerdote italiano, Padre Gabriel, che da più di quaranta anni offre il suo servizio missionario in diverse comunità indonesiane, oltre ad aver fatto costruire il santuario mariano della "Madre di tutte le nazioni", per diffonderne la devozione. Abbiamo chiesto alla Madonna tutte le grazie che necessita questo paese, segnato soprattutto dalla piaga della prostituzione, anche infantile, e della droga.

La presenza dei missionari in questa terra è davvero segno della Misericordia di Dio, così come le vite di alcuni laici, come "Mamma Belgi" che da quarantadue anni dal Belgio si è trasferita qui per donare la propria vita ai bambini orfani in ben sei case di accoglienza: "Io non ho fatto niente, ma ha fatto tutto Dio".

Inoltre, abbiamo avuto il piacere di conoscere le autorità locali: Padre Gabriel ci ha fatto conoscere sia il sindaco che il Vescovo emerito della Diocesi di Maumere, Mons. Anton Pain Ratu. Abbiamo ricevuto da entrambi una calorosa accoglienza.

Grazie, Signore Gesù, per il dono di aver vissuto questo tempo di "missione itinerante" e per la bellezza di poter evangelizzare laddove la Divina Provvidenza desidera inviarci proprio come partirono gli apostoli, dopo aver ricevuto i doni dello Spirito Santo!