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Domenica delle Palme a Envie |
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Fraternità Speranza, Envie
25 Marzo 2018
"Osanna al figlio di Davide!"
Come ogni anno, a Envie la Domenica delle Palme - giorno in cui Gesù entra a Gerusalemme come un Re, acclamato dalla folla con gli “Osanna”, la stessa folla che il venerdì santo griderà «Crocifiggilo!» - abbiamo vissuto l’incontro di Pasqua dei ragazzi e delle ragazze della Comunità con i propri familiari.
Al mattino presto sono arrivati i primi genitori e amici provenienti dal sud Italia e dal Veneto, che ci hanno trovato ancora presi dagli ultimi ritocchi dei banchetti e della preparazione liturgica.
Ma è bastato poco tempo perché la fraternità di Envie si popolasse: era bello vedere i saluti e gli abbracci fra genitori e figli e fra ragazzi provenienti dalle diverse fraternità. Quello che si respirava era un clima di festa!
Era difficile trovare un posto per sedersi, tanto la chiesa era piena! Il rosario, guidato da don Massimo, ci ha aiutato a entrare in un clima di preghiera per affidare questa giornata al cuore di Maria.
Padre Stefano ha rivolto una catechesi ai genitori sull’importanza di guardare alla croce di Gesù per imparare a non gettare più le colpe gli uni sugli altri, perché Gesù le ha prese su di sé perdonandoci. Poi è cominciata la parte più importante della giornata, la Santa Messa, con la benedizione dei rami di ulivo e la lettura della passione di Gesù Cristo. Gesù si prende su di sé tutti i nostri peccati, consegnandosi per essere flagellato e crocifisso, ma come è difficile per noi qualche volta perdonare le piccole offese!
L’incontro di Pasqua è anche un momento di riconciliazione e di perdono fra genitori e figli. Perciò, al segno della pace don Massimo ha invitato genitori e figli a scambiarsi il perdono prendendo spunto dalle parole di Gesù: «Perdonami, non sapevo quello che facevo!».
Alle tre del pomeriggio, dopo un po’ di tempo libero che genitori e figli potevano passare insieme, c’è stata la preghiera della coroncina alla divina misericordia; quindi, abbiamo visto un bel filmato in cui abbiamo “contemplato” una Madre Elvira nel pieno delle forze ma anche tenera e gioiosa oggi in questo tempo di croce. Suor Jennifer ha testimoniato il dono di vivere vicino a Madre Elvira in questo periodo: ancora oggi con il suo sorriso, con il suo sguardo, con la sua vita ci spinge con forza! La sua non è più una testimonianza fatta di parole, ma attraverso la sua croce ci parla.
Padre Stefano ha chiamato, poi, i ragazzi che per la prima volta vedevano le famiglie e li ha invitati a dire qualcosa: è stato un momento bello in cui tanti hanno chiesto perdono, ringraziato e, su invito di padre Stefano, hanno esclamato: «Che bella è la vita!».
Dopo è stata la volta dei genitori venuti da lontano: c’è chi e venuto dalla Polonia, chi da Malta, dalla Spagna, dall’Inghilterra … insomma, un lungo viaggio solo per trascorrere una giornata con tutti noi figli! Che bello essere parte di una famiglia con i confini così grandi! Alla fine, dopo qualche canto di risurrezione ci siamo scambiati gli ultimi saluti e un buon ritorno a casa.
Ringraziamo Madre Elvira che ancora oggi ci parla attraverso il suo sguardo e attraverso la voce di chi le è più vicino, e ci dice: «Gioia mia, Cristo è Risorto!!! Sì! È veramente risorto! Alleluia!!!».
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