"LASCIAMO ABBRACCIARE
L'INTERA GIORNATA
DELLA NOSTRA VITA
DA QUELLA DOLCISSIMA
CORONA, IL ROSARIO,
CHE ATTRAVERSO
IL CUORE DI MARIA
DEPONE LA NOSTRA STORIA
NELLA VITA DI CRISTO,
 E LA SUA VITA NEL
NOSTRO QUOTIDIANO
"

Madre Elvira

PELLEGRINI NELLE TERRE DI MARIA
Madre Elvira ci invita da sempre ad una grande fiducia nella Madonna e nella preghiera del Santo Rosario.
Nel cammino di guarigione e di fede, sono sempre momenti di grazia particolare i pellegrinaggi annuali vissuti sia dai giovani che dai loro genitori in diversi Santuari mariani: Lourdes, Medjugorje, Fatima,  Częstochowa... e tanti altri. Farci pellegrini in queste terre benedette nella storia dalla presenza di Maria, luoghi dove si respira particolarmente l’universalità della Chiesa e la forza della preghiera, permette a tanti cuori "duri" di riaprirsi alla grazia del pentimento, del perdono e della misericordia.
Accanto ad alcuni di questi luoghi mariani abbiamo il privilegio della presenza di alcune nostre fraternità: la Madonna ci ha portato in diverse terre benedette dalla sua presenza perché sa che sono luoghi di Grazia particolare, di Misericordia viva, di esperienza di Dio intensa e vera.
Il metterci in cammino verso di Lei aiuta tutti, giovani, genitori ed amici, a ritrovare nel suo cuore materno quella tenerezza e quella misericordia di cui i nostri cuori, tanto feriti dal male e dal peccato, hanno particolarmente bisogno.
Che dono grande poter gustare e vedere quotidianamente l'amore che Maria ha per noi, poveri peccatori!

Nicola nasce a Nizza Monferrato (Asti), ultimo figlio dopo due sorelle. La famiglia si trasferisce ad Acqui Terme (Alessandria) quando i bambini sono ancora piccoli. Nicola frequenta le elementari e le medie ad Acqui Terme, e dopo prosegue gli studi frequentando per tre anni l' Enaip (scuola meccanica professionale.) La famiglia scopre che Nicola, allora quattordicenne, si droga perchè avvisata dai carbinieri dopo una perquisizione in cui, insieme ad altri amici, viene trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Dopo alcuni problemi di salute Nicola viene a conoscenza di essere sieropositivo. All'età di diciannove anni inizia a lavorare come muratore senza dare importanza alla sua condizione fisica. Dopo tre anni abbandona il nucleo familiare continuando la triste strada della tossicodipendenza. Conosce la Comunità Cenacolo nel 1992 e vi entra a far parte il 13 novembre dello stesso anno, intraprendendo un serio cammino di risurrezione fatto di sacrifici, di fatiche, di gioie, di conoscenza della preghiera e di forte fede in Cristo. E' nel suo cuore che nasce il "progetto missioni", il desiderio che la Comunità apra le porte del cuore anche ai "bambini di strada". Perché questo si realizzi offre tutta la sua sofferenza con fede, sino alla morte. Poco prima di "andare in cielo" vive la gioia di veder partire per il Brasile il primo gruppo di missionari, pronti a servire i "bambini di strada". Nicola consegna loro un'icona da lui dipinta, la Vergine della Tenerezza, da cui prenderà il nome la nostra prima missione in Brasile dedicata a "Nossa Senhora da Ternura". Ha lasciato un diario, "Oltre l'Aids", tesoro prezioso di fede che raccoglie pensieri e riflessioni dei suoi ultimi mesi di vita.
Riportiamo qui una testimonianza di Madre Elvira sulla sua vita.

 

"Nicola ha lasciato un solco profondo nella nostra comunità. Nicola ha avuto un'infanzia difficile, segnata dalla sofferenza, dalla violenza, dalla confusione, da nascoste e palesi paure.
Fin dai 14 anni, adolescente, abbandonato a se stesso, Nicola vaga con gli amici per le strade di Acqui, alla ricerca del segreto della felicità; si imbatte invece con la droga che lo travolge. Prima lo spinello poi l'eroina, l'esperienza straziante della dipendenza, la rabbia, la solitudine, la violenza, il carcere.

Anni e anni vissuti in un buio totale, nell'inganno, con il solo pensiero di come e dove trovare il denaro per le "dosi" quotidiane. Poi finalmente la Risurrezione. Spesso Nicola mi raccontava con quel suo sguardo pieno di profonda ricerca che in Comunità si è finalmente trovato al suo posto, ha trovato ciò che ha sempre cercato e desiderato fin da bambino: amare ed essere amato.

Gli ultimi mesi che Nicola ha vissuto erano, a causa della malattia, giorni faticosi, di sofferenza che però non ha mai fatto pesare su coloro che erano accanto a lui. Giorni in cui chiunque lo visitava ritrova la speranza in una sua parola, in una sua preghiera, in un suo sorriso. Gli anni della droga non hanno scalfito lo splendore della sua anima che ha continuato a cercare la verità, a voler immergersi nelle cose che solo Dio può creare. La sua anima aveva sapore di cielo, di eternità, di bellezza, di luminosità, di amore puro e semplice.

Ha creduto nella vita fino all'ultimo, voleva e desiderava vivere per gli altri.  Ha sperato fino alla fine ha lottato con il male non si è mai arreso, ma ha vissuto tutto con un enorme fiducia in quel Dio che aveva scoperto con il volto di un Padre misericordioso, che gli ha concesso di vivere la malattia con una forza interiore e una speranza incrollabili. La sua infanzia "difficile" l'ha portato ad amare infinitamente i bambini, soprattutto quelli abbandonati: il suo sogno, il suo progetto era spendersi per loro. Spesso mi diceva che se fosse guarito, la sua vita l'avrebbe data per loro, per i -meninos de rua- del brasile, e speso, la sua sofferenza e la sua preghiera erano per i bambini e la nostra comunità del Brasile. Alla vigilia della sua morte gli ho chiesto ancora una volta: "Nicola pensi che dobbiamo chiedere al Signore la guarigione per te?" e lui con un sorriso mi ha risposto "Per me Dio è più importante della mia vita, anche della mia guarigione. Sono sicuro che Lui ha preparato qualcosa di grande per me.

In Paradiso potrò fare tanto di più di quello che potrei fare sulla terra. Nicola ha vissuto il calvario dei suoi quattordici anni di sieropositività con serenità, con pace interiore, con calma, con la sicurezza di chi ha appoggiato la sua vita sulla roccia, su Gesù. Ho la certezza che Nicola ha incontrato veramente il Risorto e questo gli ha permesso di ritrovare la pienezza e la ricchezza della sua vita pur nella malattia. Ringraziamo il Padre per il passaggio di Nicola nella comunità, per la forza di chi si è lasciato travolgere dallo Spirito Santo e la certezza che Gesù è ancora oggi il Vivente, Colui che solo può ridare ai morti la vita, ai disperati la speranza, a coloro che camminano nelle tenebre la luce!"

                                       Madre Elvira

"LA PRIMA PAROLA
CHE DEVONO DIRSI
DUE SPOSI CRISTIANI
GUARDANDOSI
NEGLI OCCHI E':
HO BISOGNO DI TE,
SEI IMPORTANTE PER ME"

Madre Elvira           

UN CAMMINO DI FEDE PER LE FAMIGLIE
"Lo Sposo è con voi" è una serie di incontri che si tengono da qualche anno per aiutare e sostenere le famiglie a scoprire o ritrovare la bellezza della loro chiamata e vocazione.
E' aperto alle famiglie che desiderano costruire la loro "casa" sulla roccia della fede, per vivere poi la gioia della loro missione. 
Gli incontri in Italia sono guidati da don Bernardino Giordano, sacerdote della diocesi di Saluzzo, profondamente innamorato del progetto di Dio sulla famiglia e amico della nostra realtà, insieme ad alcune famiglie della Comunità.
Adorazione eucaristica, catechesi "mirata" al vissuto della famiglia, dialogo di coppia, condivisione con altre famiglie sono la ricchezza di queste giornate, nate per dare respiro, forza ed entusiasmo alle famiglie che sentono il bisogno che "lo Sposo" sia in mezzo a loro.
Per i bambini è presente l'animazione, in modo che gli sposi possano vivere una giornata speciale "tutta per loro".

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"QUANDO I FIGLI
VEDRANNO NEI GESTI
CONCRETI CHE I GENITORI
SI VOGLIONO BENE,
LA DROGA SCOMPARIRA':
E' L'AMORE CHE SALVA
I VOSTRI FIGLI!"

Madre Elvira

INCONTRI MENSILI PER I GENITORI DEI RAGAZZI/E IN COMUNITA'
La Comunità organizza in varie terre una serie di incontri mensili per i genitori dei ragazzi/e accolti nel cammino comunitario, per un percorso di coinvolgimento delle famiglie denominato "Famiglie in rinascita".
I genitori sono invitati una volta al mese a "venire" in Comunità per una giornata di preghiera, di catechesi, di testimonianza, per comprendere più profondamente l'importanza di camminare con i figli sulla strada della conversione, e per ricevere quelle indicazioni utili a sostenere il percorso di rinascita dei figli.

Se è già un miracolo grande la risurrezione di un giovane che era "morto" a causa della droga e della disperazione, ancora più grande è il miracolo che da quella Croce spesso il Signore è capace di far rinascere un'intera famiglia.
Il cambiamento dei genitori diventa spesso la benedizione più grande per il cammino dei figli!

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 "GIOVANI, IL MONDO 
HA BISOGNO DI VOI,
HA BISOGNO DI VOI
INNAMORATI DI DIO,
HA BISOGNO DI VOI AUDACI
NEL CHIEDERE A DIO
DI COMPIERE MIRACOLI,
CORAGGIOSI NEL VIVERE
UNA FEDE CHE PARLA, 
CHE OPERA, CHE AGISCE,
CHE TRASFORMA"

Madre Elvira       

"VENITE E VEDRETE" - SERATA PER I GIOVANI
Gioia, Musica, Testimonianze e Preghiera 

E' un momento di fede intensa e gioiosa per i giovani, che in diversi luoghi del mondo viviamo ogni primo sabato notte.
Inizia alle nove della sera e termina verso l’una e mezza di notte.
Cosa avviene? Avviene quello che è la nostra Comunità: musica, danze, gioia, testimonianze, giovani, sorrisi, libertà, vita...
Dopo il momento della gioia, vissuta attraverso canti animati con gesti, e in seguito alle testimonianze di vita risorta, giunge l’Amico più importante tra il silenzio e lo stupore dei giovani!
Si continua a cantare dolcemente, a sorridere mentre qualcuno dei nostri sacerdoti entra con l’Ostensorio: viene la presenza di Gesù Eucaristia. Vogliamo dare ai ragazzi la possibilità di vivere momenti di verità interiore ma non da soli, insieme con Gesù, alla sua presenza, e con nel cuore la speranza ritrovata, la gioia della fede che stanno riscoprendo.
Vi sono inoltre sempre diversi sacerdoti disponibili per le confessioni, per accogliere il bisogno profondo di sentirsi perdonati e sostenuti dalla Misericordia di Dio.
A mezzanotte in punto, nel cuore della notte, si celebra l’Eucaristia domenicale, gioiosa, luminosa, partecipata.
Arrivano tanti giovani, qualcuno per curiosità, altri con fedeltà.
Anche se uno solo si rende conto che si può danzare, suonare, cantare, gioire, vivere un sabato sera tornando a casa con la gioia e con qualcosa di grande nel cuore, cioè con la pace di Dio, siamo riusciti nella nostra missione. 
Vieni anche tu... e vedrai! Ti aspettiamo con gioia!


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